21 Marzo 2023
05:00
Terme di Acqui. La Regione tenta il dialogo con l’azienda, pronta anche a ricorrere alle vie legali
ACQUI TERME – Da una parte si proverà a portare avanti la strada del dialogo con l’azienda, nella speranza di arrivare alla riapertura delle terme a maggio, come era stato annunciato. Contemporaneamente, nelle prossime settimane, la Regione valuterà tutti gli strumenti giuridici più adeguati per restituire al territorio acquese una risorsa fondamentale come quella delle Terme.
Arrivato ad Acqui dopo l’improvvisa notizia dello slittamento dell’apertura da maggio a settembre, il Governatore del Piemonte, Alberto Cirio, lunedì ha raccolto istanze e timori di un territorio privato di uno “pilastri” della sua economia, ha raccontato il sindaco della Città termale, Danilo Rapetti. All’incontro era stata chiamata anche la famiglia Pater ma l’azienda non si è presentata.
La presenza del Presidente Cirio, insieme a quella dei parlamentari del territorio, Enzo Amich, Federico Fornaro e Riccardo Molinari e del presidente della Provincia, Enrico Bussalino, è stata però “fondamentale” per dimostrare “la vicinanza delle istituzioni”, ha sottolineato il sindaco di Acqui e ha permesso ai tanti sindaci del territorio acquese, alle associazioni dei commercianti e degli albergatori e ai sindacati di raccogliere l’impegno della Regione per la riapertura delle Terme.
“Faremo tutto ciò che è in nostro potere, comprese le vie legali, per evitare la perdita della stagione” ha assicurato anche su Facebook il Governatore del Piemonte. Vendere ai privati le terme è stato “un errore” ha evidenziato Cirio, determinato a “raddrizzare” una situazione “ereditata storta”, nell’interesse dei lavoratori e del comparto turistico di “una delle città più belle d’Italia” ha aggiunto nel post su Facebook.
L’impegno del Governatore del Piemonte è stato accolto positivamente dal sindacato Uiltucs. L’obiettivo “di tutti” ha ricordato la Segretaria Generale, Maura Settimo, è la riapertura delle terme a maggio. La speranza, quindi, è che le prossime settimane di trattative convincano l’azienda a rispettare le tempistiche già annunciate. Parallelamente al dialogo, il sindacato ha però chiesto alla Regione anche un “piano B” per tutelare tutti i lavoratori del comparto termale. Da una parte, ha ricordato Maura Settimo, c’è infatti la decina di lavoratori a tempo indeterminato che da fine giugno rischia di non poter più contare sul fondo di integrazione salariale. Ci sono poi una ventina di stagionali che contavano di iniziare a lavorare maggio e che ora si ritrovano senza garanzie e per cui la Uiltucs Uil ha chiesto di istituire un fondo speciale.
(in copertina e nell’articolo foto tratte dalle pagina Facebook del Governatore Alberto Cirio)