Autore Redazione
giovedì
30 Marzo 2023
07:30
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Cronaca - Alessandria

“L.E.A.R.” degli Stregatti sabato 1^ aprile al Teatro Alessandrino

“L.E.A.R.” degli Stregatti sabato 1^ aprile al Teatro Alessandrino

ALESSANDRIA – E’ con Shakespeare e con una delle sue tragedie meno rappresentate che termina il Segmento Off della stagione teatrale del Comune di Alessandria e della Fondazione Piemonte dal Vivo. Sabato 1^ aprile, alle 21 al Teatro Alessandrino, sarà in scena la Compagnia Stregatti con “L.E.A.R – Leave Eyes At Rest”, rilettura da Re Lear con l’adattamento e la regia di Gianluca Ghnò.   L’intento dichiarato è quello di una riflessione profonda sul teatro di prosa, le sue forme, le varie direzione estetiche e un’opera enorme dai grandi temi, come Re Lear, offre molto su cui lavorare. “Lear è un testo sottovalutato per la sua complessità e per il numero enorme di personaggi, ma è una storia universale, dove ci sono dramma, commozione, vendetta, dove i padri sono contro i figli”, spiega Ghnò, “è paragonabile ad una storia epica come Guerre stellari o Il signore degli anelli”. Nel dramma di re Lear, che abdica a favore delle figlie in proporzione all’amor filiale che queste gli millantano, coesistono tematiche come il rapporto tra padri e figli, il potere, l’avidità e la follia, ma anche l’amore e il sacrificio. L’allestimento firmato da Ghnò fraziona il testo, lo segmenta e compatta in sei capitoli, preceduti da un’introduzione per lo più poetica, talvolta dissacrante. La scelta registica colloca sulla scena due piani: su una pedana in legno centrale si svolgono i dialoghi, mentre ai suoi piedi prende corpo la narrazione e gli attori indossano a turno gli abiti che caratterizzano i ruoli. In scena Giusy Barone, Luca Bertolotti, Stefania Cartasegna, Assunta Floris, Simona Gandini, David Turri e Claudio Vescovo interpretano quasi tutti più ruoli e gli stessi personaggi vengono interpretati da più di un attore, risultando sfaccettati e moltiplicati nella loro complessità. E’ certamente una tragedia, ma si colora di sfumature persino ironiche, di cadenze musicali, di attimi che sdrammatizzano, offrendo più letture. Insomma un allestimento di teatro nel teatro, che ha l’ambizione, spiega Ghnò, “di portare Shakespeare a più persone possibile, soprattutto a chi non va abitualmente a teatro”.   Prezzo biglietto intero € 14; ridotto (Over 65, under 18, studenti universitari, abbonamento Musei, tesserati FAI) € 12; ridotto studenti fino a 19 anni  e Unitre € 4

 

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