Autore Redazione
lunedì
3 Aprile 2023
07:00
Condividi
Cronaca

Con il Giovedì Santo torna a Castagnole “La Passiùn di Gesü Crist”

Stabat Mater dolorosa il sottotitolo dell’azione teatrale popolare itinerante della comunità castagnolese con l'organizzazione di Massimo Barbero e la direzione artistica di Tommaso Massimo Rotella
Con il Giovedì Santo torna a Castagnole “La Passiùn di Gesü Crist”

CASTAGNOLE MONFERRATO –  Sarà la ventunesima edizione per “La Passiùn di Gesü Crist” di Castagnole, operata dalla comunità castagnolese su impulso del drammaturgo Luciano Nattino e dell’antropologo Piercarlo Grimaldi, con l’ organizzazione di Massimo Barbero della casa degli alfieri / Archivio Teatralità Popolare. Il Giovedì Santo 6 aprile alle ore 21 l’azione teatrale popolare itinerante con fiaccole, suoni delle tenebre, canti, danza si svolgerà nel centro storico del paese e quest’anno avrà come sottotitolo “Stabat Mater dolorosa”. La Passione tramanda la tradizione dell’espressione popolare e di un canto piemontese di antica memoria, ma presenta delle componenti di innovazione e, in questa sua edizione, si arricchisce della direzione artistica di Tommaso Massimo Rotella. Una delle novità di quest’anno è stata la preparazione, in marzo, della Passiùn con un percorso di incontri con ospiti e con un laboratorio di “Drammaturgia per una Comunità” tenuto dallo stesso Rotella, a rafforzarne l’essenza collettiva e comunitaria. Il sottotitolo “Mater dolorosa”, spiega il regista, è ispirato alla canzone/poesia “Tre madri” di Fabrizio de André ( “Tito non sei figlio di Dio. Ma c’è chi muore nel dirti addio. Dimaco ignori chi fu tuo padre. Ma più di te muore tua madre…”). “Queste parole”, dice Rotella, “rappresentano perfettamente il tema della Passiùn di questa edizione: il dolore. Il dolore di Maria di fronte al Cristo perseguitato e morente, ma anche il dolore di qualsiasi madre per il proprio figlio morto. Ed è anche il dolore di nostra Madre Terra, di fronte alla violenza perpetrata dall’uomo verso le creature più deboli; il dolore delle madri dove c’è una guerra, e le guerre oggi nel mondo sono 59, quella in Ucraina è solo l’ultima in ordine di tempo e probabilmente quella che ci tocca di più, perché coinvolge profondamente l’Occidente. Alcune guerre sono combattute, addirittura, da bambini soldato. Infine, il dolore delle madri di fronte a un lenzuolo bianco disteso sopra un corpo amato: sull’asfalto, nei luoghi di lavoro, sulle nostre spiagge“.  Un incontro aperto, come sempre, a tutte le confessioni, a credenti e cercanti, che vedrà la partecipazione attiva della comunità di Castagnole, del vescovo di Asti Mons. Marco Prastaro, di artisti ospiti che proporranno il loro punto di vista, di gruppi di ogni età e provenienza.

Parteciperanno l’ Orchestra d’Arte Arpademia con Francesco Campodipietro, Alima Diallo, Victoria Pescara, Carla Rossi, Giulia Scagliola, il M° Eleonora Perolini con il contralto Guo Linwei, le danzatrici dell’associazione Magdeleine G. Alessia Borda e Virginia Parise. Ci saranno poi gli attori Patrizia Camatel, Elena Formantici e Sergio Paladino. Antonio Catalano sarà con i bambini della Scuola Media di Montemagno con i quali ha condotto un laboratorio in questo periodo, in preparazione alla Passiùn.  Saranno inoltre in scena gli allievi del gruppo di recitazione di Tommaso Massimo Rotella e parteciperà il gruppo folk “J’Arliquato”. Il cristo/albero è opera dell’artista tedesco Hans Jurgen Vogel ed è gentilmente concesso dalla Scarampi Foundation.

Il paesaggio sonoro che si contrappone al silenzio delle campane ed al tempo delle tenebre trova la sua origine nel Canto della Passiùn, che, un tempo, era eseguito durante la Settimana Santa dai giovani che andavano di casa in casa a far la questua, portando una croce di canna e ricevendo uova, vino, dolci e monete. Il Canto della Passiùn parla di scontri celesti nel momento del sacrificio di Cristo e di eventi cosmici straordinari che portano il mondo alle tenebre. A ricordare i suoni delle tenebre verranno utilizzati strumenti artigianali (cantarane e tarabacole) e al pubblico in processione verranno consegnate canne e rami di ulivo, come nella tradizione dei discepoli e dei manigoldi.  La partecipazione del pubblico è gratuita. Al termine la Pro loco offrirà Ruchè e torta di castagne.   L’iniziativa è realizzata da Casa degli alfieri – Archivio Teatralità Popolare con il Comune di Castagnole Monferrato, con il contributo della Regione Piemonte, della Fondazione CRT, della Banca di Asti attraverso “Cuntè Munfrà”, con la collaborazione della Fondazione Radici per le memorie di Langhe, Roero e Monferrato e della rivista Astigiani. info: cell.3287069085 (orario pomeridiano) – info@archivioteatralita.it – www.archivioteatralita.it

 

 

 

Condividi