Autore Redazione
mercoledì
26 Aprile 2023
05:44
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Cronaca - Alessandria

Toni Capuozzo e Francesco Borgonovo presentano il libro “Guerra senza fine”

Toni Capuozzo e Francesco Borgonovo presentano il libro “Guerra senza fine”

ALESSANDRIA – Appuntamento questa sera, mercoledì 26 aprile 2023, alle 18, nella sede dell’associazione Culturale Libera Mente, nel salone Gino Amisano in piazza Garibaldi 45 ad Alessandria, con la presentazione del libro “Guerra senza fine” di Toni Capuozzo e Francesco Borgonovo, moderata dal Presidente dell’associazione, Fabrizio Priano. Il libro parla del conflitto in Ucraina e del ruolo della diplomazia oltre che della politica e, come spiega lo stesso Priano “è indubbiamente una grande occasione per la nostra città, e per tutti coloro che sono interessati ad avere notizie direttamente dalle fonti. La possibilità, di confrontarsi con due personaggi di questo calibro nel dibattito che, come uso della nostra associazione avviene sempre dopo la presentazione di libri è di ulteriore stimolo ad una massiccia partecipazione. Come avevo annunciato ad inizio anno, questo per noi è il decimo anno di attività e il livello dei nostri relatori che è sempre stato molto alto, se possibile lo sarà ancora di più, vogliamo continuare a onorare il nostro nome Libera Mente Laboratorio di Idee, stimolando il confronto con i grandi temi contemporanei e con i maggiori protagonisti della scena culturale nazionale’” .

Quando si arriva a una certa età – aggiunge Toni Capuozzo – a un certo punto della vita, si comincia a pensare che ci sia un destino, che non ci sia soltanto il caso. La guerra per me ha fatto parte di questo destino. Io ho respirato la guerra fin da bambino“.

Il valore della libertà – aggiunge Francesco Borgonovo tra le pagine di Guerra senza fine – resta il più prezioso che il pensiero europeo e occidentale abbia partorito. Ed è questo valore che ci sta a cuore sopra a tutto. Lungi da noi, dunque, la tentazione di importare altri modelli opprimenti o autoritari. Lungi da noi il tentativo di dividere il mondo in due, e di ridurre l’esistente a una lotta fra luce e ombra priva di chiaroscuri. Al contrario: nel caso della guerra la sfumatura, l’impurità e la debolezza dell’uomo devono rimanere al centro del discorso, proprio per spazzare via ogni afflato moralistico e consentire al politico di tornare sulla scena. Soltanto il ritorno del politico – e quindi la fuoriuscita dall’ambito morale – può consentire l’apertura di un sentiero diplomatico. Tra nemici assoluti non si tratta, e invece una trattativa dev’essere cercata con ogni mezzo, cosicché i massacri cessino“.

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