12 Luglio 2023
07:14
Arriva la card “Dedicata a te” per le famiglie in difficoltà
ITALIA – Anche in provincia di Alessandria i cittadini stanno chiedendo come poter ottenere la ‘Carta dedicata a te‘, per le spese dei beni alimentari di prima necessità. Questa forma di assistenza introdotta dal Governo sarà destinata alle famiglie con almeno 3 componenti e un’Isee fino a 15.000 euro. Nel sito del ministero dell’Agricoltura vengono illustrati i requisiti per accedere alla card che sarà attivata a partire dal 15 luglio. I beneficiari della misura, che ”non devono presentare domanda” devono risiedere nel territorio italiano e in possesso dei seguenti requisiti alla data di pubblicazione del decreto: iscrizione nell’Anagrafe della popolazione residente; titolarità di una certificazione Isee ordinario, in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15.000 euro.
Il nucleo familiare rilevato ai fini dell’assegnazione del beneficio è quello attestato nella dichiarazione sostitutiva unica, riportata nella relativa attestazione Isee ordinario, presente nelle banche dati dell’Inps alla data di pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto (12 maggio 2023). Tutti i componenti del nucleo devono, inoltre, essere presenti nell’Anagrafe della popolazione residente.
Hanno priorità in graduatoria i nuclei con componenti nati tra il 2023 e il 2009, in ordine di precedenza per i nuclei con componenti più piccoli. La lista dei beneficiari idonei selezionati è ordinata in base ai nuclei che registrano la presenza di almeno un componente nato entro il 31 dicembre 2009 o entro il 31 dicembre 2005, con i seguenti criteri di priorità: indicatore dell’Isee ordinario crescente; data di nascita dei tre componenti più giovani; numero componenti della famiglia (almeno tre persone). I restanti posti in graduatoria sono definiti in base alla numerosità dei componenti (almeno 3 persone), con le stesse priorità già indicate. ‘Dedicata a te’ “consente a queste famiglie di avere circa 400 euro da spendere negli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità ma ha un valore più ampio grazie alla scontistica che il governo ha ottenuto dagli esercenti, dalla grande distribuzione, perché questo è uno di quei casi in cui tutta la filiera si è messa al lavoro” ha spiegato il Premier Giorgia Meloni in un videomessaggio.
Questa misura sta incontrando tuttavia diverse contestazioni politiche e non solo. La Cgil ritiene infatti sia “uno schiaffo alla dignità delle persone in condizioni di disagio e povertà: meno di un caffè al giorno dopo aver tagliato 2,7 miliardi dal contrasto alla povertà cancellando il RdC” come spiegato dalla segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi.
“Dopo aver tolto il Reddito di Cittadinanza a 500 mila nuclei familiari in condizioni di povertà e disagio, il Governo lancia in pompa magna quello che è semplicemente un contributo una tantum di 383 euro per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità: praticamente l’equivalente di un solo caffè al giorno. Anziché intervenire sul potere d’acquisto di salari e pensioni, si prevede uno stanziamento di mezzo miliardo di euro per una misura dall’impatto risibile”, conclude Barbaresi.