Autore Redazione
lunedì
24 Luglio 2023
05:55
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Cronaca - Alessandria

Carta “Dedicata a te”, l’amarezza di una famiglia alessandrina: “Abbiamo i requisiti ma non ci spetta”

Carta “Dedicata a te”, l’amarezza di una famiglia alessandrina: “Abbiamo i requisiti ma non ci spetta”

ALESSANDRIA – Sono arrabbiata, ci sentiamo presi in giro. Questo lo sfogo di una alessandrina dopo l’amara scoperta che la sua famiglia non fa parte della lista dei beneficiari di “Dedicata a te”, la social card introdotta a livello nazionale dal Governo (e non a livello locale, ndr) nella legge finanziaria che consente ai nuclei in difficoltà economica di poter acquistare beni alimentari per 382.5 euro. “Il nostro reddito Isee ammonta a 5400 euro all’anno, quindi sotto i 15 mila, e abbiamo due figli minorenni ha spiegato la donna “eppure ci hanno riferito che a noi non spetta”.

Da Roma Palazzo Chigi ha assegnato al territorio del Comune di Alessandria appena mille social card da distribuire: “Una cifra bassissima” ha sottolineato la donna “a questo punto non credo però che al di sopra dei 5 mila euro di Isee qualcuno l’abbia presa. Sono molto delusa”. Purtroppo, ha spiegato la signora ai nostri microfoni, sono tante le famiglie in difficoltà: “Sia io che mio marito lavoriamo, viviamo in affitto. Certo, sappiamo che ci sono persone che sono ancora più in difficoltà. Noi siamo comunque sereni e andiamo avanti, facendo i nostri sacrifici. Sono tante le famiglie come la nostra che, ad esempio, quando devono fare la spesa usano la calcolatrice per evitare di sforare. Però almeno questa volta mi aspettavo dallo Stato un aiuto. Invece mi sento presa in giro. Sono molto delusa. Credevo davvero che almeno questa volta lo Stato avrebbe aiutato anche noi che a stento manteniamo una famiglia e mandiamo i ragazzi a scuola, senza poter contare sulla Naspi, o l’indennità di disoccupazione, senza reddito di cittadinanza. Ora non potremo contare nemmeno su questi 382,5 euro che, a dir la verità, potevano essere utilizzati per la spesa di un paio di settimane al massimo. Sarebbe stato poco ma era pur sempre qualcosa. Vorrei proprio sapere con che criterio hanno distribuito queste carte spesa”. 

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