Autore Redazione
martedì
17 Novembre 2015
23:00
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Cronaca - Casale Monferrato

Romana Blasotti Pavesi passa il testimone di Presidente Afeva a Beppe Manfredi “addetto ai lavori del mesotelioma”

Romana Blasotti Pavesi passa il testimone di Presidente Afeva a Beppe Manfredi “addetto ai lavori del mesotelioma”

CASALE MONFERRATO – Volto simbolo dell’Afeva e della lotta di tutti i casalesi contro la fibra killer, Romana Blasotti Pavesi ha deciso di lasciare alle nuove leve il compito di guidare l’Associazione famigliari e vittime dell’amianto. Romana, 86 anni di cui 30 trascorsi a combattere quell’infimo e spietato nemico, ora si concederà un po’ di meritato riposo, continuando però a seguire le battaglie dell’Afeva in qualità di Presidente onorario. Tanti sono stati i traguardi raggiunti sotto la guida di una donna forgiata dal dolore che con determinazione ha lottato e vinto la battaglia per la messa al bando dell’amianto, per la bonifica e che ha dato anche voce ai suoi famigliari e tutti gli altri casalesi uccisi dal mesotelioma per sostenere la ricerca e la speranza. Insieme a questo, la lunga battaglia nei tribunali per ottenere una condanna per disastro due volte concessa e poi negata all’ultimo grado di giudizio. Una amara e dolorosa sconfitta, non di Romana o dell’Afeva ma della Giustizia che in maniera ancora oggi incomprensibile è stata separata da quel Diritto di cui dovrebbe essere madre. Con il secondo processo, questa volta per omicidio, ancora in stallo in Corte Costituzionale non si fermano però le lotte per completare le bonifiche e sostenere il lavoro di ricerca dell’Ufim. 

Due obiettivi fondamentali che porteranno avanti il nuovo Presidente Giuseppe “Beppe” Manfredi (nella foto in basso) e il suo vice, Giovanni Cappa. “Due addetti ai lavori del mesotelioma” ha scherzato Manfredi. Entrambi malati, il neo presidente e il secondo in comando vogliono proseguire lungo la strada tracciata da Romana perchè, “smorzati gli entusiasmi sul fronte processuale” restano tante altre battaglie da portare avanti. Beppe, impiegato dell’Enel non hai lavorato all’Eternit ed è uno dei tanti malati per esposizione ambientale. “Non so, forse i miei geni erano predisposti a contrarre la malattia”. Anche se può usufruire dell’indennizzo previsto per la sua professione, ha spiegato, il neo Presidente Afeva ben comprendere l’importanza della battaglia che si sta combattendo anche in queste ore per ottenere la modifica del decreto sull’indennizzo “una tantum” per i malati per esposizione ambientale. “Dopo il presidio a Roma abbiamo ottenuto l’impegno a rivedere i contenuti della circolare dell’Inail e proprio questo mercoledì Cgil, Cisl e Uil dovrebbero formulare la loro proposta quantomeno per modificare le modalità per inoltrare le domande”. Insomma, Romana ha tracciato la strada che chi ha raccolto il testimone è pronto a proseguire.

 

  

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