5 Giugno 2018
18:06
Echos 2018. I Luoghi e la Musica
Il penultimo weekend del Festival Internazionale “Echos 2018. I Luoghi e la Musica” sarà tutto alessandrino e avrà come protagonista assoluto il pianoforte. Domenica 10 alle 17.00 al Marengo Museum, concerto con il decano dei pianisti italiani, il grande Bruno Canino, in duo con il pianista francese Bertrand Giraud. Si segnala che il numero dei posti è limitato e che una volta raggiunto il limite massimo della capienza sarà necessario bloccare l’accesso. Domenica 10 Echos approda al Marengo Museum per un appuntamento di grande richiamo. Il nome di Bruno Canino è legato alle maggiori personalità musicali del ‘900. Ha suonato con le orchestre più importanti (tra cui Filarmonica della Scala, Berliner Philarmoniker e Philadelphia Orchestra) diretto da maestri come Claudio Abbado, Riccardo Muti, Wolfgang Sawallisch e molti altri. Ha collaborato a lungo con illustri strumentisti come Salvatore Accardo, Severino Gazzelloni, Uto Ughi, Viktoria Mullova, Itzakh Perlman, David Garrett e da quasi 50 fa parte, con Mariana Sirbu e Rocco Filippini, del Trio di Milano. Ha suonato nelle principali sale da concerto e festival in Europa, Nord e Sud America, Russia, Australia, Giappone, Cina, Canada e si è dedicato assiduamente alla musica contemporanea lavorando, tra gli altri, con Boulez, Berio, Stockhausen, Ligeti, Nono e presentando spesso loro opere in prima esecuzione assoluta. Betrand Giraud si è laureato in numerosi concorsi internazionali tra cui lo Chopin Piano Competition in Texas. Si è esibito in tutto il mondo suonando in sale prestigiose: Salle Cortot a Parigi, Steinway Hall di Londra, Glinka Hall a San Pietroburgo, ecc. Ha suonato per France Musique e per televisioni nazionali in America, Italia e Tailandia; qui si è esibito al Palazzo Reale di Bangkok per la Regina della Tailandia che gli ha tributato calorosi elogi. A Marengo i due artisti proporranno una prima parte viennese (Beethoven e Schubert) mentre la seconda sarà dedicata al repertorio francese con capolavori di Poulenc, Ravel e Chabrier.