Autore Redazione
mercoledì
10 Maggio 2017
15:52
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Federico Sirianni in “Si chiamava Faber”

Federico Sirianni in “Si chiamava Faber”

Fabrizio De Andrè, un mito troppo grande per poterlo raccontare in maniera consueta o, addirittura, banale. Federico Sirianni, pluripremiato cantautore genovese, ha avuto l’opportunità di conoscere De Andrè e di incontrarlo alcune volte nel proprio cammino di vita, esperienziale, musicale.
Sono stati incontri fugaci, ma di una potenza inaudita, sufficienti a delineare in maniera quasi inequivocabile, per un giovane in procinto di cimentarsi nel mestiere del cantautore, la grandezza umana e artistica del più straordinario scrittore di canzoni del novecento italiano.

Sirianni racconta aneddoti inediti su Faber, proprio perché vissuti in prima persona. 
Cerca di penetrare nei sottotesti di una storia ormai molto conosciuta da tutti.
C’è una Genova leggendaria e una Genova calpestata e sofferta sulla propria pelle a fare da set principali ai racconti e alle canzoni.
Sì, perché ovviamente, non possono mancare le canzoni, non necessariamente le più famose, ma quelle che riescono forse a esprimere, oltre che l’ormai noto talento, anche la gigantesca umanità di cui era pervaso questo artista unico e irraggiungibile.

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