Autore Redazione
mercoledì
2 Maggio 2018
15:24
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Vivere in Campagna

Vivere in Campagna

Sabato 5 maggio, nello splendido scenario del Centro Storico di Terruggia, prende il via la venticinquesima edizione di “Vivere in Campagna”, mostra mercato ispirata ai mercatini country inglesi. Ogni anno Vivere in Campagna si arricchisce di nuovi eventi, improntati sempre sulla tradizione contadina in tutte i suoi molteplici aspetti. Per tale ragione alla mostra mercato si affiancano diversi eventi collaterali coerenti con il tema della mostra e con le specificità del territorio Monferrino. Sotto questo profilo, particolare attenzione meritano due eventi che si svolgeranno sabato pomeriggio presso il Teatro delle Muse di terruggia a partire dalle ore 15.00. Si inizia (ore 15.00) con il Laboratorio sulla lavorazione della Pietra da Cantoni “Solcando il Monferrato” a cura dell’artigiano Gianmaria Sabatini. Laboratorio indirizzato ai ragazzi e bambini che, attraverso le laboriose mani del maestro Sabatini, avranno l’occasione di assistere e fare sbocciare opere d’arti dalla duttile Pietra da Cantoni. La partecipazione al laboratorio è gratuita. A seguire, alle ore 17.00, ingresso libero, ci sarà la conferenza sulla “Geodiversità” nel territorio di Terruggia e dintorni. Il tema tratterà la valorizzazione del territorio, Infernot e aspetti geoapplicativi a cura del geologo Dott. Alfredo Frixa, del geologo dott. Paolo Sassone e della prof.ssa Donata Violanti , paleontologa  dell’Università di Torino.  La conferenza sarà l’occasione per conoscere come era Il paesaggio monferrino fino a circa 3 milioni di anni fa. Mari più o meno profondi, abitati da organismi microscopici o di grandi dimensioni, come squali o  balenottere, facevano da contorno ad isole, a scogliere calcaree ed a spiagge sabbiose molto simili a quelli attuali.

Saranno protagoniste di questa conferenza, le due unità geologiche più importanti nel territorio di Terruggia, quali la Pietra da Cantoni miocenica (20-17 milioni di anni fa) i cui calcari e marne, dette “tufi” nel linguaggio dei cavatori, furono coltivati per uso edile o scavati per ricavarne infernot, e le Sabbie di Asti plioceniche (4-3 milioni di anni fa) tipiche degli infernot di Terruggia. I tre interventi avranno per relatori tre professionisti, che da anni si interessano delle geodiversità e dei diversi aspetti della complessa geologia delle nostre colline.

 

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