12 Dicembre 2017
10:48
Qui e ora
Mercoledì 7 e giovedì 8 marzo 2018 alle 21. Periferia urbana. La città fuori città. O almeno lì dove il confine si dilata fino a non riconoscere più i caratteri di un’urbanizzazione lontana, terre di nessuno che legano gli edifici ammassati alle campagne, quegli interstizi al più polverosi in cui si annida il residuo della popolazione cittadina, rigurgito d’una umanità derelitta posta a baluardo della sua asfittica evoluzione. In quel punto, all’incrocio di due vite, l’impatto che le sconvolge e le raccoglie in un unico intenso accadimento: un incidente, due motorini incrociati come spade di un duello si accatastano in una scultura deforme; a terra, come morenti, i due individui alla guida. Squilla un cellulare, l’evento si affaccia nell’evento percepito. Uno dei due corpi stesi mostra vitalità e risponde. «No tutto a posto cinque minuti e sto lì», la risposta. È una evidente falsificazione, ma di cosa? Dell’accadimento o della percezione dell’individuo stesso? Quindi è volontà o confusione? Questo il quesito di fondo che apre la scena in cui sono decomposte e mescolate due esistenze diverse, saltate in aria a cavallo dei loro mezzi di trasporto: Qui e ora, nel punto preciso dell’impatto. Questo il titolo di uno spettacolo che Mattia Torre scrive e dirige, interpretato da due volti noti del cinema italiano: Paolo Calabresi e Valerio Aprea.
Spettacolo in abbonamento “Fedeltà” e “Grande Prosa”.