6 Marzo 2018
13:33
L’aria di casa è sempre buona?
OBIETTIVO SALUTE – Alessandria, città inquinata. Allora, meglio chiudersi in casa, tenendo le finestre chiuse. Ma la qualità dell’aria della nostra casa sarà migliore di quella esterna?
Sono numerosi gli studi scientifici che hanno dimostrato che, purtroppo, non è così: l’inquinamento indoor (così viene definita la qualità dell’aria negli ambienti chiusi) rappresenta uno dei principali temi di sanità pubblica, considerando l’elevato numero di ore giornaliere che attualmente la popolazione trascorre in tali ambienti.
Un problema tale da rappresentare, per il crescente interesse igienico-sanitario, uno dei principali determinanti per la salute secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Ecco perché l’Istituto Superiore di Sanità ha predisposto un opuscolo finalizzato a illustrare i comportamenti, anche i più semplici, per “ripulire” l’aria degli ambienti (case, uffici, (abitazioni, uffici, scuole, ospedali, banche, palestre, solo per fare alcuni esempi) dove passiamo gran parte delle nostre giornate.
Quindi, per prima cosa: arieggiare gli ambienti. E non cadere nella tentazione di avere una casa profumata, visto che il profumo non è sempre sinonimo di pulizia: il pulito non ha odore e anzi, alcuni detersivi possono contenere sostanze nocive per la salute. Il consiglio è quello di usare aceto e bicarbonato di sodio. Al bando anche i profumatori, gli incensi e i deodoranti, soprattutto in presenza di bambini piccoli.
Attenzione anche ai mobili nuovi, alle vernici, ai filtri del condizionamento. Ma il grande nemico è il fumo in casa: gli inquinanti rilasciati dal fumo rimangono sui tessuti, pareti, arredi molto a lungo.