Autore Redazione
venerdì
29 Settembre 2023
11:35
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Cronaca - Alessandria

Altra aggressione al Carcere S. Michele di Alessandria: detenuto colpisce con una sedia un agente

Altra aggressione al Carcere S. Michele di Alessandria: detenuto colpisce con una sedia un agente

ALESSANDRIA – Nuova aggressione nel Carcere San Michele di Alessandria. Come ha riferito il sindacato Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) mercoledì mattina un Ispettore Capo della Polizia Penitenziaria in servizio nella Sorveglianza Generale dell’istituto, è stato aggredito con violenza da un detenuto 39enne di nazionalità camerunense adottato in Italia.

A far scattare l’ira del 39enne le sue richieste non soddisfatte di trasferimento o di ottenere un impiego all’interno della Casa di Reclusione. L’uomo aveva anche chiesto di poter parlare col Presidente della Repubblica. L’Ispettore Capo ha cercato di tranquillizzarlo ma il detenuto ha cominciato a scaraventare in aria i mobili dell’ufficio della Sorveglianza Generale. A un certo punto ha preso una sedia e l’ha scagliata verso l’agente, colpendolo, per poi inseguirlo. L’Ispettore Capo è quindi dovuto scappare in una zona filtro del piano detentivo.

Dopo l’accaduto l’Ispettore si è recato per un primo soccorso all’infermeria dell’istituto e successivamente è andato al Pronto soccorso dell’ospedale di Alessandria. Ne avrà per due settimane.

“La cosa che più addolora e preoccupa è che lo stesso detenuto circa un mese fa poneva in essere lo stesso gesto irruento ha sottolineato il sindacato Osapp “provocando anche allora danni ad un polso di un Assistente della Polizia Penitenziaria e di tutta risposta già allora innanzi ad una richiesta di trasferimento, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria non riteneva opportuno l’accoglimento della richiesta in barba alle varie circolari dallo stesso Dap emanate, forse, col senno di poi in attesa che tutto si ripetesse, come poi accaduto”. 

Il 39enne aveva ripetuto comportamenti simili anche negli istituti penitenziari di Biella, Torino e Vercelli. “Purtroppo, comincia ad essere una triste “consuetudine” il dover leggere e il doversi chiedere le ragioni per cui un detenuto aggredisce senza motivo alcuno il personale di polizia penitenziaria” ha sottolineato Leo Beneduci – Segretario Generale dell’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria “la situazione delle carceri italiane è sempre più drammatica nel silenzio più assordante dei vertici Locali, Regionali e Centrali ed anche delle istituzioni. La politica sembra aver dimenticato quanto promesso nella campagna elettorale circa i gravi problemi che affliggono le carceri italiane e le quotidiane aggressioni e che in sostanza si sono rilevati solo spot e null’altro tanto che della polizia penitenziaria non interessa nulla a nessuno”. 

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