Autore Redazione
sabato
30 Settembre 2023
10:38
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Cronaca - Alessandria

Sbloccati fondi per miglioramenti ad alloggi popolari: due interventi nell’Alessandrino

Sbloccati fondi per miglioramenti ad alloggi popolari: due interventi nell’Alessandrino

ALESSANDRIA – La Regione Piemonte ha sbloccato l’utilizzo di oltre un milione 720mila euro (1.727.272,50) per miglioramenti di alloggi di edilizia popolare per un totale complessivo di cinque interventi.

Due gli stanziamenti riguardano l’Alessandrino. Il primo proprio nel Comune di Alessandria a beneficio del palazzo di via Bramante ai numeri civici 1-3 e 5-7 e sarà di 650.400 euro, mentre il secondo sarà a Volpedo dove verranno investiti 27.184,69 euro in via Cornaggia 7.
Gli altri coinvolgeranno gli stabili di via Barberis e di via Chiarofonte 21-31 nel Comune di Savigliano, in provincia di Cuneo: per queste due opere la spesa è di 244.487,81 euro. Sempre per quanto riguarda la «provincia Granda» è previsto un esborso di 400.100 euro proprio nel capoluogo, Cuneo, in particolare sull’edificio di via Ferrero ai numeri civici 33-35-37 e 39-41. Infine si interverrà anche ad Asti, in via Pavese, ai numeri 12-14-16-18, con un investimento di 405.100 euro.

«Prosegue senza sosta – spiega l’assessore Caucinol’opera della Regione per massimizzare e utilizzare al meglio le risorse a disposizione per l’edilizia residenziale pubblica. Si tratta di interventi strategici, alcuni dei quali attendevano da anni di essere realizzati, che questo sblocco di fondi consentirà di portare a termine, nell’interesse primario degli assegnatari, che meritano di poter vivere in case sempre più dignitose e all’avanguardia. I nostri obiettivi, che verranno presto espressi anche nella nuova legge sulla Casa, ad oggi in Commissione, ma che presto verrà approvata, sono sempre i medesimi: ridurre al minimo la sfittanza, riqualificare il più possibile i nostri stabili sfruttando ogni risorsa disponibile, combattere l’illegalità e l’abusivismo e valorizzare, coinvolgendoli attivamente, anche gli inquilini. Sono infatti convinta che soltanto con una vera collaborazione, un “patto”, un’unità di intenti tra Regione, Atc e inquilini, potremo davvero cambiare le cose trasformando davvero i complessi di edilizia popolare, garantendo a tutti decoro, legalità e  soprattutto dignità».

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