Autore Redazione
lunedì
9 Ottobre 2023
20:53
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Politica - Casale Monferrato

Amich (Fratelli d’Italia) replica al Pd: “In un anno il Governo Meloni ha potenziato la sanità pubblica”

Amich (Fratelli d’Italia) replica al Pd: “In un anno il Governo Meloni ha potenziato la sanità pubblica”

ITALIA – Questo lunedì, a nome del gruppo di Fratelli d’Italia, l’onorevole Enzo Amich ha replicato al Partito Democratico rispetto alle politiche sanitarie del Governo Meloni. Il politico monferrino è intervenuto alla Camera nell’ambito della discussione della mozione Braga (PD) ed altri, che ha innescato forti polemiche, dopo la diffusione della Nadef del 2023 per il triennio 2024-2026.

“Sin dal suo insediamento – ha precisato l’on. Enzo Amich – numerosi sono i provvedimenti e cospicua l’azione concreta del ministero della sanità, per garantire il diritto alla salute. Non per una scelta meramente politica ma per un dovere sancito dall’articolo 32 della nostra Carta Costituzionale”.

Sulla scorta della mozione alternativa presentata dalla maggioranza, Enzo Amich ha ricordato l’impegno – in un anno di attività del governo – nel potenziamento della sanità pubblica:
– telemedicina;
– incremento delle remunerazioni del personale dell’emergenza-urgenza
– contrasto dell’uso dei “medici a gettone”;
– riforma del nomenclatore dell’assistenza specialistica ambulatoriale e dell’assistenza protesica;
– riorganizzazione della rete degli IRCCS;
– assegnazione di 1800 borse di studio per la formazione specifica in medicina generale;
– investimenti per il rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità);
– incremento del fondi per sbloccare le assunzioni;
– firma del contratto nazionale per 135mila dirigenti medici e sanitari;
– interventi sul per risolvere il problema delle liste d’attesa.

“Respingo le accuse delle opposizioni  sulle modalità di impiego dei fondi del PNRR da parte del Governo: il Ministero della Salute e Regioni, “attraverso i CIS, hanno avviato la ripartizione dei fondi: circa 15,63 miliardi di euro, di cui il 41,1% destinato alle regioni del Mezzogiorno”. 

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