Autore Redazione
lunedì
23 Ottobre 2023
11:46
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Cronaca - Alessandria

“Pace di due popoli in due Stati”: venerdì ad Alessandria il presidio per il cessate il fuoco in Medioriente

“Pace di due popoli in due Stati”: venerdì ad Alessandria il presidio per il cessate il fuoco in Medioriente

ALESSANDRIA – “No al terrorismo di Hamas, No alla guerra di Netanyahu, sì alla pace di due popoli in due stati“. Anche ad Alessandria venerdì 27 ottobre tante associazioni hanno promosso una manifestazione per invocare il cessate il fuoco in Medioriente. Alle 17 è previsto il ritrovo in piazza della Libertà, davanti alla Prefettura degli esponenti dell’Associazione per la pace e la nonviolenza di Alessandria, dell’ACLI provinciale dell’ANPI provinciale, di Assefa Alessandria, dell’Associazione Memoria della Benedicta, di Cambalache, Città futura, di Docenti senza frontiere, dell’Istituto Cooperazione Sviluppo, di Libera contro le mafie e dell’associazione L’ulivo e il libro.

“Ci uniamo alla condanna delle barbare violenze di Hamas e del terrorismo nei confronti della popolazione israeliana. Utilizziamo la nostra piccola voce per chiedere la fine di tanta disumanità. I terroristi si muovono proprio in senso contrario a una soluzione pacifica e condivisa del dramma del popolo palestinese in atto dalla fine della seconda guerra mondiale. Al tempo stesso condanniamo la guerra di Israele, le disumane ritorsioni sulla popolazione civile palestinese di Gaza. Non possiamo certo dimenticare le tante stragi attuate negli scorsi decenni da governi israeliani verso palestinesi inermi. Così come richiamiamo le responsabilità israeliane per non avere attuato le risoluzioni di pace dell’ONU e per avere disatteso la strada aperta dagli accordi di Oslo per una soluzione pacifica della questione israelo-palestinese”. 

“La situazione in Medioriente si è talmente incancrenita che è difficile trovare una via di uscita dall’odierna spirale di violenza che è possibile solo con la riconciliazione e la proposta di due popoli in due Stati. Dobbiamo continuare a dare spazio a quelle realtà che, sia in Palestina che in Israele, non considerano l’altro un nemico da annientare, ma un vicino con cui convivere, riconoscendogli uguali diritti, primo fra tutti il diritto di esistere, in sicurezza e dignità. Questa è la strada della nonviolenza. Aderiamo all’appello delle associazioni e movimenti per la pace italiani rivolto a “tutti i responsabili della politica nazionale, europea e internazionale” per: l’immediato cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi, il rispetto del diritto umanitario a Gaza, in Israele e in Cisgiordania, il contrasto al terrorismo, causa di atrocità e strumento di negazione delle libertà fondamentali dei popoli, mediante strumenti e azioni che non generino ulteriori sofferenze per le popolazioni vittime incolpevoli”. 

Le associazioni, “pur da posizioni laiche“, aderiranno alla giornata di digiuno e sensibilizzazione indetta da Papa Francesco in quello stesso giorno. Chi aderisce al digiuno, nella formula di 24 ore, solo acqua, dalle 24 del 26 ottobre alle 24 del 27 può comunicare alla e-mail nonviolence@libero.it

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