Cronaca - Alessandria

Auto e bidoni sulle fermate, poche pensiline e tante barriere per chi usa i mezzi pubblici ad Alessandria

ALESSANDRIA – Fermate “sempre occupate” da auto e persino da bidoni della spazzatura e spazi che dovrebbero essere riservati ai bus tinteggiati invece di blu e trasformati in aree di sosta a pagamento. Sono questi i problemi subito balzati all’occhio all’associazione ADA di Alessandria e all‘ufficio H della Uil spostandosi tra le fermate dei mezzi pubblici di Amag Mobilità in città e nei sobborghi di Alessandria.

L’indagine sulle linee urbane del capoluogo, condotta con l’ausilio del programma QGIS, ha però evidenziato molti altri problemi di accessibilità e situazioni che necessitano di maggior cura e attenzione per rendere il trasporto pubblico davvero per tutti i cittadini.

Tra le 948 fermate complessive, molte però comuni a più linee, l’indagine ne ha monitorate 323. Di queste solo 83 hanno una pensilina, e solo una, quella in via Oviglio a Cantalupo, è davvero “ben segnalata e accessibile“.

Sbuca a fatica tra cespugli e alberi, invece, la fermata della linea 5 lungo uno stretto marciapiede in via Romera a Spinetta ed è stata spodestata dai bidoni della spazzatura la fermata della stessa linea vicino al Liceo Scientifico. Tante, poi, le auto e i camion che invadono gli spazi che dovrebbero essere riservati ai bus. È spesso occupata la fermata in piazza della Libertà e una fila di vetture si allunga in Corso Borsalino dove dovrebbe invece fermarsi l’autobus della linea C.

Ancora troppe, poi, sono le barriere che ostacolano o limitano l’accesso al servizio di trasporto pubblico. Sergio Montagna, responsabile dell’ufficio H della Uil ha dovuto rinunciare a salire sul bus fermo davanti alla pensilina in via Cavour perché la pedana che dovrebbe assicurare la salita a chi è su una sedia a rotelle non funzionava.

Usare i mezzi pubblici non è semplice neppure per i non vedenti e per gli ipovedenti, ha spiegato Giuseppe Bruzzese, vicepresidente Fand. In città e sobborghi sono solo 11 le fermate dotate di loges, la linea con elementi in rilievo sulla pavimentazione che aiuta ad orientarsi e a riconoscere luoghi ed eventuali pericoli. E in uno dei punti dove sarebbero più necessarie, ossia la stazione, le loges mancano del tutto. Una è presente poco distante, ai giardini della stazione, e sarebbe quindi “auspicabile” creare un collegamento nel punto della città dove passano la maggior parte degli autobus. Non servono di certo “grandi cifre o i fondi del Pnrr”, è stato poi evidenziato, per stampare con caratteri più grandi e ben leggibili i numeri degli autobus e relative fermate sui cartelloni perché a poco serve l’indicazione di un sito per le persone anziane o comunque poco pratiche di internet.

ADA Alessandria e l’ufficio H della Uil avrebbero voluto illustrare i risultati dello studio anche ad Amag Mobilità ma l’azienda, invitata, non si è presentata, hanno spiegato. Le associazioni hanno intanto raccolto l‘impegno dell’assessore a Trasporti e Mobilità Michelangelo Serra a “recuperare” la situazione. Per il problema della sosta selvaggia anche negli stalli riservati ai bus resta fondamentale il senso civico dei cittadini ma verranno intensificati i controlli e le sanzioni, “già raddoppiate rispetto allo scorso anno, anche grazie alla presenza degli 11 nuovi agenti della Polizia Locale che prenderanno servizio dall’inizio del prossimo anno.

Entro il 2025, ha ricordato Michelangelo Serra, Amag Mobilità sostituirà poi “tutti i bus”,che saranno quindi “più moderni e accessibili”e l’amministrazione sta già lavorando con l’azienda per rivedere la “cartellonistica” così da rendere le informazioni “più visibili e comprensibili”. Lo studio rappresenta, quindi, un utile “punto di partenza” per migliorare il servizio di trasporto pubblico ma anche per eliminare le tante barriere architettoniche ancora presenti in città. “Un lavoro importante” che, purtroppo, si scontra con risorse risicate. L’amministrazione, ha spiegato l’assessore Serra, sfrutterà comunque specifici fondi regionali e partirà dai “percorsi più frequentati e più problematici”. A breve” sul sito del Comune verrà anche pubblicato  un apposito form dove i cittadini potranno indicare i punti più critici: “Perchè quello che per molti è un marciapiede per altri è un ostacolo invalicabile e come amministrazione faremo il possibile per abbattere il maggior numero di barriere architettoniche”, ha assicurato Michelangelo Serra.

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