16 Novembre 2023
05:00
Impianti termici. In Piemonte 1 su 5 non in regola
PIEMONTE – Sono stati complessivamente 1839 gli impianti termici controllati da Arpa nel periodo compreso tra il 1° agosto 2022 ed il 31 luglio 2023, la cosiddetta “stagione termica 2022-2023”. I controlli si sono focalizzati in particolare sugli impianti più datati e con maggiore potenza termica, caratteristiche che possono determinare un maggiore impatto ambientale delle emissioni.
Complessivamente sono state riscontrate violazioni oggetto di sanzione su 369 impianti, corrispondenti a circa 20% dei controlli effettuati. Nella metà dei casi (52%) la violazione è stata causata dal non rispetto dei valori minimi dell’impianto mentre nel 31% dei casi è stato accertato il superamento del limite di ossidi di azoto.
Il restante 17% dei casi ha riguardato violazioni relative alle norme sull’efficienza energetica, come la mancata manutenzione dell’impianto o mancata installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione.
Nel 21% degli impianti complessivamente controllati in Piemonte sono state evidenziate carenze inerenti la normativa sulla sicurezza che sono state poi segnalate agli Enti competenti come Comuni, Province/Città Metropolitana, Inail o Vigili del fuoco.
Come spiegato da Arpa Piemonte, le ispezioni sono state condotte su impianti con potenza termica superiore a 100 kW: “Considerando che questa tipologia di impianti è al servizio di condomìni, si è stimato che il numero totale di controlli effettuati ha interessato all’incirca 69.000 unità abitative sul territorio regionale”.
Il numero di controlli effettuati sugli impianti termici nella stagione termica 2022-2023 è stato maggiore, di circa il 35 %, di quello della stagione 2021-2022, confermando un trend in costante crescita.
“Il trend crescente del numero di ispezioni sugli impianti termici effettuati negli ultimi anni è frutto di un importante sforzo organizzativo messo in atto dall’Agenzia e di specifiche risorse destinate dalla Regione Piemonte per rendere più efficaci i controlli su una componente che contribuisce in modo significativo all’inquinamento dell’aria – ha sottolineato Secondo Barbero Direttore Generale di Arpa Piemonte – La messa a norma degli impianti a seguito di queste attività di controllo ha conseguenze rilevanti sul miglioramento del rendimento energetico degli impianti e sulla riduzione di emissioni di gas inquinanti quale l’NOx. La riduzione può essere stimata pari a circa 8 tonnellate all’anno di NOx a seguito della messa a norma degli impianti oggetto di sanzione nella scorsa stagione termica. Tale stima di riduzione di emissioni di NOx è basata su valutazioni che tengono conto dell’entità del superamento di concentrazioni di NOx verificata nel corso delle attività di controllo, pari mediamente a circa 30 mg/kWh, e del fabbisogno medio energetico delle abitazioni, che è funzione della classe energetica e che si può stimare pari mediamente a circa 200 kWh/(m²anno). Tali stime sono in accordo con quelle basate sui dati contenuti nell’inventario delle emissioni IREA sulla quantità di NOx attribuibile alle emissioni da caldaie con potenza termica inferiore a 50 MW alimentate a metano”.
Nella tabella e nel grafico di Arpa sono riportati i controlli effettuati nelle diverse province nelle ultime quattro stagioni termiche 2019-2020, 2020-2021, 2021-2022, 2022-2023.