Cronaca - Valenza

100 km di corsa nel deserto: la corsa follemente lucida del valenzano Franco

VALENZA – “Probabilmente sono un pazzo, è vero, ma sono fatto così“. Franco Gallina, 56 anni, di Valenza, è tornato da Tunisi dove ha corso la Ultra Mirage El Djerìd Race, una gara di 100 km nel deserto, arrivando 52esimo. La corsa ammette 100 iscritti e quest’anno 26 persone si sono ritirate per la fatica mentre lui il traguardo lo ha tagliato dopo 18 ore. Una sfida che ha iniziato con il vento contrario e il freddo per poi arrivare all’apice del caldo con temperature oltre i 45 gradi.

La storia di Franco è quella di una persona che ha iniziato a correre a 50 anni. “L’ho fatto perché ho sempre amato lo sport, ne ho praticati tanti ma senza mai eccellere così ho puntato sulla resistenza“. E di resistenza per correre in una terra estrema per 100 km ce ne vuole tanta. La sua storia però è quella di un uomo che ha trovato una nuova strada, racconta “perché ho cambiato la mia vita, senza competizione, incontrando tante persone e storie“. La passione per la corsa infatti è nata per caso e con mille dubbi, “dopo aver visto amici che correvano 10 km. Pensavo fossero matti, poi ho partecipato a una gara e alla fine mi sono appassionato, d’altronde per la corsa bastano delle scarpe e dei pantaloncini, e quindi da quel momento ho iniziato a correre“.

Oggi Franco, racconta, non si fermerebbe mai, perché “vuol dire che sto bene con me stesso, che faccio una cosa che mi fa piacere, mi rende felice“. La felicità passa anche dalla fatica come accaduto nella gara del 29 settembre in Tunisia, spiega lo sportivo valenzano: “Avrei voluto abbassare il tempo visto che era la terza volta che correvo quella gara ma faceva troppo caldo e tutti hanno accumulato più tempo del previsto, però non è importante – ha raccontato Franco Gallina. Alla fine comunque è stato fantastico arrivare, tagliare il traguardo perché in questo tipo di competizioni anche a 4-5 km dall’arrivo ti assale sempre il desiderio di fermarti e lasciare. Una lotta continua tra il cervello e il corpo, in cui ti ritrovi a parlare con te stesso continuamente, perché sei solo per quasi tutto il tempo”. 

Franco però la gara l’ha finita, a 56 anni, forse unico italiano ad aver corso tre volte questa competizione con la ferma intenzione di continuare “fino a che non mi abbatteranno. Follia o meno lui insegue letteralmente la felicità, ovunque si trovi, prenderne un pezzo ogni volta è il carburante che lo rende una specie di Forrest Gump.

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