22 Novembre 2023
11:23
Spara per “punire” due spacciatori. Carabinieri arrestano autore del duplice tentato omicidio
TORTONA – Si era presentato alla porta dei due uomini spacciandosi per un appartenente alle forze dell’ordine e mostrando una paletta con la scritta “Polizia”. Una volta davanti ai due cittadini stranieri aveva sparato, ferendo gravemente entrambi.
Grazie alle accurate indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Alessandria e della Compagnia di Tortona è stato arrestato l’uomo responsabile del duplice tentato omicidio commesso a Tortona lo scorso 10 aprile. Quel giorno i Carabinieri erano stati allertati dell’esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco e appena arrivati in via Padre Michele da Carbonara avevano trovato in strada un giovane di 23 anni con una profonda ferita all’altezza del ginocchio. L’uomo, anche accoltellato più volte al collo e alla schiena, era stato subito portato al Pronto Soccorso di Tortona dove, poco dopo, era arrivato un altro cittadino straniero di 31 anni con una ferita d’arma da fuoco al mento.
Per i Carabinieri non è stato facile ricostruire l’accaduto, hanno spiegato il comandante del Reparto Operativo dei Comando provinciale dei Carabinieri di Alessandria, il Generale Giuseppe Di Fonzo, e il comandante della prima sezione del Nucleo Investigativo, il Luogotenente C.S. Valerio Mirabella. Inizialmente le indagini si sono concentrate sull’ambiente dello spaccio tortonese. Nell’appartamento dove risiedevano le due vittime erano stati infatti trovati alcuni panetti di hashish, oltre ai bossoli di un’arma da fuoco. Grazie agli elementi raccolti e agli approfondimenti tecnici, i Carabinieri hanno poi allargato lo spettro dei sospetti e sono arrivati a un uomo di 56 anni italiano che nulla aveva a che fare il mondo della droga, anzi. Come spiegato dai Carabinieri era stato, infatti, “un malsano senso di giustizia” a spingere Lucio Gentiletti, in passato calzolaio ambulante che da poco si era trasferito nel tortonese, a premere il grilletto contro i due cittadini stranieri. Li voleva “punire” perché li riteneva responsabili dell’attività di spaccio nella zona e anche di portare sulla “cattiva strada” una minorenne tortonese con cui una della vittime sembra avesse una relazione sentimentale.
Perquisita l’abitazione del 56enne è stato poi trovato un fucile a canne mozze con matrice abrasa, una pistola calibro 7,65 non censita e due coltelli compatibili con quelli usati per il tentato omicidio del giovane di 23 anni, poi sottoposto all’amputazione della gamba e rimasto un mese in coma farmacologico. Recuperata e sequestrata anche la paletta della Polizia con matricola abrasa e diverse munizioni, i Carabinieri hanno fatto scattare le manette ai polsi dell’uomo di 56 anni per illecita detenzione di armi da fuoco clandestine e per il tentato omicidio dei due cittadini stranieri, reato, quest’ultimo, ammesso dallo stesso uomo durante l’interrogatorio di garanzia.