La battaglia di Marengo vista da Crepax: dall’8 dicembre la mostra
ALESSANDRIA – I “Giochi di guerra” di Crepax, uno dei più grandi maestri del fumetto e dell’illustrazione, saranno protagonisti di una mostra ad Alessandria dall’8 dicembre, a Palazzo Cuttica. Si tratta di venti battaglie storiche su carta, tra le quali la battaglia di Marengo, realizzati da Crepax nei momenti liberi nell’arco di quasi dieci anni.
La mostra a Palazzo Cuttica è organizzata dal Comune di Alessandria e l’Azienda Costruire Insieme, a cura dell’Archivio Crepax e di Alessandra Coppa con il progetto grafico di Andrea Lancellotti. È stata realizzata con documenti originali specificatamente pensata per la città di Alessandria, dove per la prima volta vengono esposte unicamente le battaglie di Guido Crepax.
“Siamo molto felici di offrire al pubblico alessandrino, e non solo, un’originale occasione di svago e di approfondimento culturale, capace di celebrare a tutto tondo il genio creativo di un maestro di caratura internazionale quale è stato Guido Crepax e di valorizzare l’identità dei luoghi napoleonici del nostro territorio proprio nei giorni dell’uscita del film dedicato all’Imperatore francese – sottolinea il Sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante. L’allestimento di alto livello proposto in questa prima assoluta vuole attrarre in città, in un periodo dell’anno particolarmente importante, visitatrici e visitatori che potranno ammirare, solo qui, un lato inedito di un’artista conosciuto soprattutto per la “sua” Valentina”.
“La mostra è il primo tassello di un’ampia riflessione culturale e museale sulla storia di Alessandria che interesserà anche i prossimi anni. La città, il cui passato militare è evidente nella sua architettura, è oggetto di un’importante riqualificazione urbanistica che passa per la restituzione alle cittadine e ai cittadini di edifici di stampo militare da tempo abbandonati, con nuove funzioni. Tale percorso2 – conclude il Sindaco – “sarà accompagnato da un progetto culturale pluriennale ambizioso”.
Il fatto curioso è che Crepax giocava alle battaglie con i suoi amici illustri, tra i quali vi erano anche personaggi della cultura milanese come Claudio Abbado, Emilio Tadini e perfino Umberto Eco.
“Nostro padre, Guido Crepax, non ha mai dimenticato di essere stato un bambino – sottolinea Antonio Crepax, figlio di Guido. Anzi, direi che la sua coerenza nel non smettere mai di sognare o porre limiti alla fantasia, ha fatto di lui un eterno fanciullo oltre che un visionario di successo. Non a caso, il gioco è stato da sempre una delle sue grandi passioni unitamente a quelle per il cinema, il teatro, i costumi, le divise e l’aspetto estetico di tutte le cose,”.
Fin da piccolo, Crepax aveva grandi passioni coltivate in maniera maniacale che caratterizzano tutta la sua vita, come l’amore per la messa in scena, la ricostruzione storica, i costumi e le divise. A soli quattro anni ritagliava silhouette nella carta di giornale senza prima disegnarle. A undici, realizzava teatrini di carta con scene e personaggi per raccontare le storie che amava.
L’inizio della sua attività di creatore di giochi risale al 1946, quando, con gli amici di sempre, crea semplici ma efficaci simulazioni sportive: il ciclismo, il calcio, l’atletica, l’automobilismo e il pugilato.
Quello delle battaglie è il suo gioco più bello e complesso. Dopo accurate ricerche in biblioteca per documentarsi sui campi di battaglia, la consistenza degli eserciti, le divise e le armi, Crepax realizza centinaia di soldatini di cartoncino, ognuno dei quali era disegnato e colorato fronte retro, ritagliato e incollato su piedistalli di balsa e infine lucidato con la nitro e bilanciato con un quadratino di piombo.
Sono numerose le battaglie storiche da lui riprodotte fedelmente, tra i primi anni ’50 e la fine dei ’60: una ricostruzione della Seconda guerra mondiale basata su due grandi scenari, della conquista del West e del conflitto tra pirati e spagnoli; tre grandi battaglie medioevali, l’intero ciclo napoleonico (da Marengo a Waterloo, comprese le navali Abukir e Trafalgar) e i due scontri più importanti della seconda guerra d’indipendenza: Magenta e Solferino. A Palazzo Cuttica sono esposte le battaglie di Marengo, Trafalgar, Waterloo, Solferino e San Martino.
Non è solo un divertimento estetico ma un gioco vero e proprio dove gli eserciti si fronteggiano su grandi mappe dettagliate del campo di battaglia e, muovendosi a turno con velocità diverse a seconda del tipo di soldato e di terreno, cercano di prevalere utilizzando i dadi per spararsi, cannoneggiarsi e combattere corpo a corpo. Una sorta di anticipazione dei primi wargame e dei successivi giochi di ruolo al computer che Crepax non ha avuto il tempo di conoscere.
Pur non essendo un amante della guerra, né della competizione, si divertiva così a realizzare queste ricostruzioni, dove l’esito finale poteva sovvertire quello della Storia. “Questa esposizione è un grande regalo per la città2 – dice Franco Ferrari Presidente di ASM Costruire Insieme. Un’occasione unica per il periodo delle feste natalizie, che ci auguriamo susciti un grande interesse da parte del pubblico. ASM Costruire Insieme è impegnata in questo progetto che rappresenta anche una importante occasione di valorizzazione dei nostri Musei, Palazzo Cuttica in particolare dove l’allestimento si coniuga perfettamente agli ambienti di questa storica dimora. Non meno importante il Marengo Museum dedicato proprio a Napoleone che sarà lo scenario per un allestimento singolare che riproduce il gioco delle battaglie con i soldati realizzati da Crepax”.
Crepax + Napoleone
Marengo e altre battaglie di carta
A cura di Archivio Crepax e Alessandra Coppa
Organizzata da: Comune di Alessandria e Azienda Costruire Insieme.
PALAZZO CUTTICA
dal giovedì alla domenica
orario 15,00–19,00 – visite su prenotazione per gruppi – anche in settimana
MARENGO MUSEUM
sabato e domenica
orario 15,00 – 19,00
GUIDO CREPAX
Nato a Milano nel 1933, Guido Crepax è uno dei massimi autori italiani di fumetti, il più noto nel campo del fumetto d’autore per adulti. Comincia giovanissimo, creando la sua prima storia a fumetti a soli dodici anni. Laureatosi in architettura, preferisce dedicarsi al disegno, prima come illustratore di cover di vinili (ne ha realizzate oltre 300) e poi come grafico pubblicitario, firmando campagne per Shell, Campari, Rizzoli, Dunlop, Terital e successivamente Volkswagen, Iveco, Breil, Fuji e Honda. Nel 1965, grazie alla rivista Linus, torna ai fumetti per creare il personaggio che lo ha reso famoso in tutto il mondo: Valentina, una delle poche protagoniste femminili nel mondo del fumetto, l’unica che sia invecchiata con il suo autore. Numerose altre eroine la affiancheranno negli anni successivi: da Bianca ad Anita, da Giulietta a Francesca.
Meticolose e raffinate sono anche le sue trasposizioni a fumetti di alcuni classici della letteratura: da Emmanuelle all’Histoire d’O, da Justine a Venere in pelliccia, da Dracula a Frankenstein, dal Dottor Jekyll e Mr. Hyde a Giro di vite, da Poe a Kafka.
Complessivamente ha disegnato circa 120 storie per un totale di oltre 5.000 tavole a fumetti e i suoi libri sono stati pubblicati in più di 300 edizioni nelle principali lingue conosciute.
In quarant’ anni di attività ha fatto anche migliaia di illustrazioni per giornali, riviste, libri e per caratterizzare complementi di arredo, tessuti per la casa, capi di moda e oggetti di design. Ha lavorato anche per il teatro, il cinema e la televisione. Nel campo delle stampe d’autore, ha realizzato più di cento litografie e serigrafie. Numerose le mostre personali che gli hanno dedicato in Italia e all’estero. Di lui hanno scritto Roland Barthes, Alan Robbe-Grillet, Gillo Dorfles, Umberto Eco e molti altri.
Inventare giochi da tavolo è stato il suo principale passatempo.
ARCHIVIO CREPAX
Creato dai familiari di Guido Crepax dopo la scomparsa dell’autore (Milano, 31 luglio 2003), Archivio Crepax tutela e tiene vivo il ricco patrimonio di immagini e contenuti frutto del lavoro del creatore di Valentina. Riunendo competenze di design, comunicazione e scenografia, i figli Antonio, Caterina e Giacomo hanno raccolto l’eredità culturale del padre. Mostre ed eventi, nuove edizioni, oggetti di design e altri progetti sono sviluppati nel rispetto dell’opera originale, evidenziando la grande attualità delle invenzioni creative dell’autore.