Autore Redazione
domenica
3 Dicembre 2023
15:11
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Cronaca - Alessandria

Alberi natalizi di commercianti e cittadini: il problema non è quando (e se) verranno danneggiati ma perché pensiamo debba per forza accadere

Alberi natalizi di commercianti e cittadini: il problema non è quando (e se) verranno danneggiati ma perché pensiamo debba per forza accadere

ALESSANDRIA – Sono 70 abeti, messi nelle vie di Alessandria. Piazzati su iniziativa di due commercianti e un gruppo di cittadini davanti a vetrine vuote per regalare a tutti un’atmosfera natalizia. Non ci sarebbe da aggiungere molto, se non compiacersi per un’iniziativa che dà un po’ di sollievo e leggerezza a tutti, eppure una buona parte della discussione nei giorni scorsi si è impigliata negli aghi di questi alberi facendo sfumare la bontà dello sforzo di chi vuole migliorare la città. Sui social infatti alcuni cittadini e commercianti hanno messo in dubbio la reale utilità di questa idea o anche solo l’effettiva sua durata.

Se mettete gli abeti davanti alle vetrine sicuramente qualcuno li butterà giù” è stata una delle considerazioni più ricorrenti, “un invito a nozze per i vandali“. Molte considerazioni che permettono di affrontare un ragionamento diffuso che forse dovremmo cominciare a discutere in qualche modo per uscire da un vortice che rischia di paralizzare una intera comunità. Perché se oggi ci interroghiamo sull’opportunità di un abete collocato in una strada pubblica, anche solo potenzialmente minacciato da qualche maleducato, allora finiremo per lasciare campo aperto al disfattismo. Finiremo per azzerare il passeggio per il timore della possibile delinquenza, lasceremo che gli spazi verdi continuino a essere la terra di nessuno, che le sere diventino solo un minuscolo spazio circondato da pareti.

Le paure dei nostri tempi sono comprensibili e legittime ma non possono immobilizzare le aspettative di migliorare alcune cose, di rendere un po’ più bello quanto ci circonda, pur consapevoli che Alessandria non sia una città paragonabile a molte altre città italiane. Bisogna chiedersi se lo spirito critico “tipico degli alessandrini” abbia portato cose davvero buone e interrogarsi sulla necessità di cambiare, di osare, di fare rumore.

L’idea di alcuni commercianti e cittadini di comprare degli abeti per metterli nelle vie del centro di Alessandria, è un modo per regalare un po’ di bellezza ai cittadini. Se si aspetta sempre che qualcun altro faccia qualcosa alla fine tutti confidano nel vicino più vicino: che sia lui a muoversi. Peggio ancora se poi il vicino agisce davvero e viene perfino deriso. Ma la verità è che così facendo non succede mai nulla. Sicuramente non accade niente di veramente buono, si galleggia solo, senza sussulti. Se ci si accapiglia sull’utilità generosa di una settantina di abeti regalati alla città che non sono costati nulla a nessuno, se non ai promotori dell’iniziativa, finiremo per neutralizzare ogni possibile miglioramento. Fosse anche una speranza di miglioramento.
Se poi alla fine quegli alberelli qualcuno li farà cadere 10 volte alla fine basterà comunque alzarli una volta in più.

Foto di Anna Evans su Unsplash

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