Autore Redazione
mercoledì
29 Novembre 2023
10:42
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Politica - Alessandria

Il neonato movimento Indipendenza ha due alessandrini nel direttivo nazionale

Il neonato movimento Indipendenza ha due alessandrini nel direttivo nazionale

ALESSANDRIA – Ha anche due rappresentanti alessandrini l’appena nato partito “Movimento di Indipendenza italiana”, creato da Gianni Alemanno. Nel direttivo nazionale infatti figurano due alessandrini, Fabio Boveri e Daniele Carbone.

Il gruppo è nato “per essere indipendenti dai vincoli europei, indipendenti dalle guerre volute dalla Nato, indipendenti dagli interessi dei grandi gruppi multinazionali che cercano di condizionarci sulla sanità, indipendenti per la nostra economia, indipendenti sulla transizione green, indipendenti dall’intelligenza artificiale e sulle biotecnologie, indipendenti perché vogliamo decidere Noi per il nostro presente e per il Nostro futuro“.

Tra i vari obiettivi, spiega Boveri, “l’ambizione è quella di raccogliere una speranza di cambiamento che va oltre la sinistra e la destra e coinvolge anche cittadini provenienti dai “mondi del dissenso” che hanno votato negli ultimi anni per tutti ipartiti che promettevano un cambiamento radicale (dal Movimento 5 stelle, alla Lega fino a Fratelli d’Italia) salvo poi rimanere delusi e magari rifluire nell’astensionismo. Elettori che adesso cominciano ad essere irritati e confusi per l’eccessivo continuismo della Meloni rispetto ai suoi predecessori, ma che certo non possono votare né per Elly Schlein né per Giuseppe Conte, che sono su posizioni sicuramente peggiori di quelle dell’attuale Governo. Cerchiamo chi si emoziona quando sente il nostro inno nazionale e guarda la bandiera dell’Italia alta nel cielo. E non si rassegna a vedere donne e uomini messi ai margini, sfruttati, privati di ogni diritto“.

Il Movimento di Indipendenza italiana, continua Boveri, si sente collocato in Europa ma “siamo innanzitutto e soprattutto Italiani. Se smetteremo di essere Italiani, smetteremo anche di essere europei. Noi crediamo ancora nel valore della cittadinanza che si radica nell’identità. Un valore che chiede ogni giorno sacrificio, impegno sociale e partecipazione politica, ma che deve garantire il lavoro per tutti e i diritti sociali per ogni famiglia. La democrazia nasce dalla cittadinanza e dalla sovranità popolare, scompare quando si diventa sudditi e quando i diritti sociali vengono negati“.

L’Italia“, però, precisa Boveri, “deve uscire dalla condizione di sudditanza economica, finanziaria e politica, che è la radice di tutti i suoi problemi. Siamo sempre più una colonia che subisce il vincolo esterno dell’Unione Europea e le direttive geo-politiche del deep state americano, dietro cui non è difficile cogliere gli interessi e i progetti della global finance. Non certo dei popoli europei o del popolo americano, che subiscono quanto noi questa perdita di sovranità“.

Tra i vari rilievi alle politiche attuali le ritenute posizioni dominanti “delle multinazionali del farmaco, Big Pharma, stanno costruendo una dittatura sanitaria, cominciata con le campagne vaccinali per il Covid e oggi proiettata a conferire ad una OMS privatizzata il controllo della sanità mondiale. Le multinazionali biotech diffondono l’ideologia gender per aprire la strada alle peggiori sperimentazioni biotecnologiche che manipolano il concepimento di un figlio, la dignità della vita umana, l’alimentazione naturale e la biodiversità. Big Tech, i giganti della tecnologia dell’informazione, ci impongono la transizione digitale, che vuole consegnare all’intelligenza artificiale il controllo delle nostre possibilità di conoscenza e percezione del reale“.

Purtroppo, questi primi mesi di governo sono stati una profonda delusione – continua Boveri. Non si tratta solo delle naturali difficoltà di avviare un nuovo Esecutivo contro una burocrazia ostile e tra mille trappole nazionali e internazionali. Il problema è che la Premier, sotto la pressione di queste difficoltà, ha scelto la strada sbagliata e la direzione opposta.L’Italia è a un bivio, deve scegliere: sfruttare le opportunità offerte dal nuovo mondo multipolare o rimanere imprigionata nel vincolo esterno di una Unione europea in crisi e di un atlantismo in declino.
Non si può essere conservatori nei valori e liberisti in economia. Il liberismo nega i valori non negoziabili e cancella i principi. Non si può difendere il nostro interesse nazionale facendo i primi della classe in Europa e nel G7. Solo andando controcorrente si risale la cima“.

Il Movimento di Indipendenza si presenterà alle prossime elezioni regionali ed europee, “perché ognuno di noi deve impegnarsi per cambiare il sistema e chiediamo a tutti di fare altrettanto“.

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