Dal sindaco di Bergamo la proposta per aiutare il piccolo commercio: “Affitti calmierati”

ALESSANDRIA – Si parla continuamente della crisi del piccolo commercio e della necessità di mettere un freno a una crisi che colpisce tutte le città italiane. Una idea arriva da Bergamo con il sindaco Giorgio Gori che ha proposto di adottare uno strumento già applicato, e con risultati utili, nel settore delle locazioni residenziali.

Il primo cittadino suggerisce in particolare di ridurre i canoni di affitto per i locali commerciali esattamente come avviene per i cittadini, cioè applicando dei canoni calmierati. I proprietari beneficerebbero del regime di cedolare secca al 10% e la riduzione dell’Imu da parte dei Comuni, sempre che, appunto, venga applicato un abbassamento dei costi degli affitti sulla base di accordi con le rappresentanze sindacali dei proprietari e degli inquilini, con gli enti locali a garantire la bontà delle operazioni.

Prevedere una misura simile anche nel settore commerciale permetterebbe di alleggerire le spese dei commercianti e arginare una emorragia che impoverisce le città e le espone anche a una serie di problemi sociali sempre più gravi. Perché sia applicabile occorrerebbe necessariamente restringere questo provvedimento ai soli locali commerciali, escludendo uffici, fabbricati, laboratori e strutture alberghiere, per rendere meno oneroso il provvedimento a carico dello Stato, e quindi applicabile. Il sindaco di Bergamo auspica questa soluzione, per restituire ossigeno e vita alle città ed è quanto chiedono da tempo anche molti commercianti alessandrini.