29 Dicembre 2023
05:30
Scontro su ruolo di Alessandria nel Cissaca. Minoranza: “Alessandria depotenziata”. Maggioranza: “Progetto sempre più largo”
ALESSANDRIA – Il consiglio comunale di Alessandria ha approvato la modifica della convenzione del Cissaca che prevede ora di assegnare la nomina di un membro del cda del consorzio socio-assitenziale al Comune di Valenza. Alessandria quindi non esprimerà più tre componenti ma due, uno dei quali sarà il presidente, mentre i piccoli comuni continueranno a individuare i loro due consiglieri.
A nulla sono valse le ferme proteste dell’opposizione, sbalordita da una scelta che impoverisce, ha spiegato, il peso del capoluogo all’interno del consorzio. “Alessandria versa circa 3milioni e mezzo all’anno, contro cifre decisamente più basse degli altri Comuni – ha precisato Davide Buzzi Langhi, Presidente di Forza Italia. Se l’ingresso all’interno del Cissaca di Valenza è positivo non è invece accettabile perdere la maggioranza all’interno del cda, a fronte degli investimenti economici del capoluogo rispetto a tutte le altre realtà. In questo modo si fa gestire il Cissaca ai piccoli comuni, mentre dal sindaco della città ci saremmo aspettati una maggiore attenzione alla sua comunità“. Netta anche la posizione del consigliere di Fratelli d’Italia, Emanuele Locci, che durante la seduta ha provato a far cambiare idea alla maggioranza. L’esponente di FdI ha invitato a correggere il tiro per evitare di “essere in balia degli altri“, senza però trovare alcuna sponda, eccezion fatta per Gianni Ivaldi, peraltro ex presidente del Cissaca. Ivaldi ha sottolineato come questa modifica alla convenzione produrrà un percorso difficile e complicato per il Presidente perché la maggioranza dovrà essere cercata volta per volta. “Si può essere amici quanto si vuole ma poi alla fine contano i fatti e il rischio sarà di essere esposti alle decisioni altrui – ha puntualizzato Ivaldi”. Timori che l’assessore Giorgio Laguzzi ha provato a smontare, spiegando che per il centrodestra ci sarebbe un eccessiva “paura del controllo“. Per l’esponente della giunta “si può avere autorevolezza anche senza avere maggioranze all’interno di un certo ambito” e la decisione di cedere un consigliere a Valenza è frutto semplicemente di un percorso di condivisione allargata. In questo modo, ha replicato anche Rita Rossa, Presidente del PD, “Alessandria recita davvero il ruolo di capoluogo di provincia, grazie a un percorso che nel settore socio-assistenziale diviene sempre più esteso“. “Alessandria comunque – ha aggiunto Lodovico Como della lista Abonante – continuerà ad avere sempre lo stesso peso in tutte le decisioni assunte dall’assemblea, in virtù del maggior specifico rispetto a tutti gli altri Comuni”.
La modifica del regolamento alla fine è passata e Alessandria avrà dunque due consiglieri e non più tre.