Autore Redazione
giovedì
18 Gennaio 2024
12:05
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Cronaca - Alessandria

Sabato il funerale di Dedé Vinci, domani il rosario

Sabato il funerale di Dedé Vinci, domani il rosario

ALESSANDRIA – Si terranno sabato 20 gennaio 2024, alle 14.30, nella chiesa di San Rocco, i funerali di Dedè Vinci, celebre giornalista e deejay di Alessandria, improvvisamente mancato mercoledì 17 gennaio 2024. Un addio doloroso e inaspettato che ha colpito tutto il territorio e gli innumerevoli amici che lo avevano conosciuto nel corso di una lunga carriera, iniziata in radio e poi culminata in tv con Telecity.

Il rosario verrà celebrato domani, venerdì 19 gennaio 2024, sempre nella chiesa di San Rocco ad Alessandria, alle 19. La camera ardente è stata allestita dalle 15 di oggi nella Casa funeraria di Bagliano.

Moltissimi i ricordi di chi ha avuto modo di conoscerlo e di apprezzarne le qualità, a cominciare dal sindaco Giorgio Abonante e dall’ex Ministro Renato Balduzzi, cui si sono aggiunti molti altri pensieri, come quello dell’ex sindaco Rita Rossa: “Dedè era una persona garbata e gentile con la quale conversare era un piacere e un arricchimento. Andava incontro alla vita con quel tratto scanzonato e gioioso di chi sa cogliere sempre i lati positivi di ciò che si vive. Dedè aveva competenze radiofoniche e televisive e una curiosità che non gli faceva perdere la freschezza e l’aria di eterno ragazzo. Era voce e volto di programmi e approfondimenti che hanno saputo raccontare e accompagnare la nostra comunità. Al di là della sua professione, sapeva essere, con la semplicità delle persone vere, un amico. Ciao  Dede Phil Vinci, che la terra ti sia lieve. Condoglianze alla famiglia, alla redazione di Telecity e a quanti hanno condiviso con lui tratti di strada“.

Un suo amico, Riccardo Massola, lo ha dipinto così: “Alla fine degli anni ’80 ho ritratto 0131 alessandrini (o giù di lì). Dedè era uno di questi. Come poteva non esserlo: era una voce (Radio City prima, Radio West poi) e un volto (Telecity), fra i più conosciuti e amati in città. E poi per me Dedè era la musica. Lui era Jackson Browne, Bob Marley, i Talking Heads, gli U2. Lui era capace di mettere in fila una serie di brani (che io volevo ascoltare in quel momento, ma non lo sapevo), accendendo in me storie magnifiche.

Perché lui era bravo come pochi ad avviare una narrazione. Perché il difficile non è proporre un bel pezzo (son capace anche io), il difficile è scegliere quello dopo, che deve essere in linea al precedente, la pagina dopo, in grado di continuare la storia. La sua musica è stata la colonna sonora di quel mio lavoro fotografico. Mi ero accorto che quando stampavo in camera oscura con solo la Sua musica (e gli acidi legali necessari), le foto risultavano più riuscite. Insomma, Dedè faceva belle le (mie) foto. In questi ultimi mesi ho ripreso in mano i vecchi scatti, li sto passando in digitale, con soddisfazione alterna. Forse perché mi sono accorto che mi manca – e manca anche alle mie foto – la musica di Dedè. Adesso che so che ci mancherà per sempre, io e le mie foto siamo più tristi“.

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