20 Gennaio 2024
15:57
Folla per l’addio a Dedé “innamorato della vita e capace di trovare il bello in tutto”
ALESSANDRIA – La città è ancora incredula e lo dimostra tutto l’affetto possibile usato per ricordare Dedé Vinci, il giornalista e conduttore televisivo mancato mercoledì per un malore in casa a 67 anni. Volto conosciutissimo in tutta la provincia è stato abbracciato da moltissimi alessandrini che hanno affollato la chiesa di San Rocco e la piazza antistante. Un addio commosso e delicato che ha riunito persone di ogni tipo e ambito, come hanno ricordato i figli Luca e Mattia. “Papà era innamorato della vita e solo alcuni giorni prima aveva spiegato di come oggi ci siamo e domani non più. Sarebbe stato doloroso vederlo soffrire e invece lui ha vissuto con intensità fino all’ultimo – ha spigato il figlio Luca”.
“Era una persona – ha continuato – che amava Alessandria e di tutto e tutti traeva solo il meglio. Ci raccontava che un determinato negozio faceva gli agnolotti migliori, che una determinata persona era la più elegante della città, l’altra era capace di fare ottima musica, insomma, individuava solo il bello delle persone come dimostrato da tutte le persone presenti in chiesa. Gli piaceva stare nel rosso dell’uovo ma non essere protagonista. Amava l’azione e sapeva ascoltare per poi raccontare, la cosa che preferiva fare“.
Dedé però amava anche la musica, ha aggiunto il figlio Mattia, ed è attraverso i suoi gusti che era possibile entrare ancora più in sintonia con lui. Per questa ragione infatti stasera il suo ricordo sarà ancora vivo e vitale grazie a quanti lo vorranno ricordare con brani e pensieri musicali a lui dedicati, per non interrompere quell’armonia che ha saputo tessere in decenni di lavoro grazie al garbo che lo ha contraddistinto anche nel suo addio, vissuto fino alla fine con intensità, senza cambiare mai, lasciando negli occhi di tutti il suo volto e il suo atteggiamento rock.
Il ricordo di Dedé infatti non svanirà, ha garantito Svisa, insieme a lui fondatore di Radio West perché “Dedé sarà con tutti noi attraverso un regalo che faremo all’Oriente, un progetto che unirà musica, radio e solidarietà, e avremo bisogno di tutti, tutti coloro che oggi lo ricordano e non lo vogliono dimenticare“.