Autore Redazione
lunedì
22 Gennaio 2024
07:30
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Tempo Libero - Alessandria

Macbeth secondo i Teatri della Mente. Intervista al regista Luca Zilovich

Sabato 27 e domenica 28 gennaio al Teatro Ambra sarà in scena, per la SEZIONE OFF della stagione di prosa del Comune di Alessandria e PdV, l’adattamento della tragedia scozzese del Bardo
Macbeth secondo i Teatri della Mente. Intervista al regista Luca Zilovich

ALESSANDRIA – Un teatro sensoriale, “dove il pubblico può essere bendato (ovviamente è una scelta, se no sarebbe un sequestro) e può seguire lo spettacolo con stimoli uditivi, olfattivi e tattili”. Questa, spiega il regista Luca Zilovich, è l’idea di base del format Teatri della Mente di Commedia Community/Teatro della Juta, che, dopo l’allestimento in forma di performance sensoriale di Romeo e Giulietta, punta di nuovo su Shakespeare.

Sabato 27 con una doppia replica alle 18 e alle 21 e domenica 28  gennaio alle 18, al Teatro Ambra, sarà in scena, con l’adattamento e la regia di Zilovich, “I Teatri della Mente – Macbeth”, la tragedia scozzese del Bardo, con protagonisti Giacomo Bisceglie, Enrica Fieno, Lollo Fracchia, Michela Gatto, Giulia Maino, Fabio Martinello, Mattia Stango. Lo spettacolo fa parte del cartellone OFF della fortunata stagione di prosa del comune di Alessandria con Piemonte dal Vivo e la partecipazione di ASM Costruire Insieme.

Zilovich, prima Romeo e Giulietta ed ora Macbeth. Che evoluzione ha avuto la tecnica dei Teatri della Mente?

Il Teatro della Juta sta facendo un percorso di teatro accessibile per non vedenti e Romeo e Giulietta si inseriva nel modello dell’audiodescrizione piuttosto didascalica, ovvero la descrizione di ciò che succede in scena. Questo Macbeth sceglie un’altra strada, perché parte da una domanda chiave: “quanta responsabilità si può dare al pubblico, facendolo restare pubblico? Il pubblico non reagisce (per questo rimane tale), ma ha un ruolo fondamentale nello spettacolo, perché l’idea del drammaturgo, del regista e poi degli attori passa allo spettatore che, in quanto fruitore ultimo, è l’artista finale. Il concetto è considerare il pubblico artista come gli attori. Il suo ruolo è diverso, passivo, ma creativo, perché deve immaginare la scena, i costumi, i volti, senza l’ingerenza del regista nell’immaginazione dell’ambiente.

Come si svolge l’azione di questo Macbeth?

Il pubblico (circa 50 persone) sarà disposto in modo particolare e, in base alla sua posizione, godrà di uno spettacolo diverso. In certi momenti gli attori saranno vicini a certi spettatori e lontani da altri, perciò la percezione (suoni, odori, ma anche le sensazioni tattili, come una mano che si appoggia sulla spalla) sarà diversa. Non c’è democrazia nel percepire lo spettacolo, è un’esperienza che ognuno vive singolarmente. Chiedo sempre al pubblico, prima di entrare in sala, di abbandonarsi completamente per fare un viaggio incredibile. Io stesso, che ho scritto e diretto questo spettacolo, nel momento in cui lo percepisco bendato, sono sorpreso da stimoli che non posso prevedere. E’ la natura del teatro: quando qualcosa viene creato, non appartiene più a chi lo ha fatto, ma viene dato al pubblico che lo fa proprio.

Perché di nuovo Shakespeare? 

In Shakespeare la battuta è narrativa, descrive le azioni che vengono compiute. All’epoca infatti il teatro era statico e molto detto, le immagini venivano stimolate. Nel prologo dell’Enrico V si invitano gli spettatori ad immaginare gli zoccoli dei cavalli e le armate, a riunirsi per creare, ad immaginare insieme. Per questo è stato facile scegliere Shakespeare e perché, per quanto poetico, è anche estremamente concreto. La scuola ce lo insegna come qualcosa di alto e a volte non pensiamo che le emozioni tirate in ballo sono concrete e basse. Shakespeare è trasversale, appaga l’intellettuale come il pop. Se Romeo e Giulietta parla del potere dell’amore, Macbeth parla dell’amore per il potere. E’ uno spettacolo violento ed essere dentro l’azione scenica, lo rende ancora più tale.

Per info e biglietteria: chiamare il numero 339 3584518 oppure consultare il sito del Teatro.
In vendita il giorno dell’evento un’ora prima dell’inizio. Biglietti interi € 10 – Ridotti studenti € 5

 

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