Cirio al presidio degli agricoltori: “Faremo subito quello che può fare il Piemonte ma per il grande cambiamento dobbiamo restare uniti”
ALESSANDRIA – Si sono seduti al tavolo e hanno parlato “da agricoltori ad agricoltore”. In Prefettura, e poi davanti alle centinaia di persone che l’hanno atteso in presidio ad Alessandria nella piazza lungo viale Milite Ignoto, il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha ribadito il suo sostegno agli agricoltori piemontesi e si è impegnato a verificare cosa può fare “da subito” la Regione per aiutare e sostenere concretamente gli agricoltori piemontesi.
Dalla Regione non arriveranno “cambiamenti epocali” ha già anticipato Cirio alla piazza, perché il margine di manovra in tema di politiche agricole è risicato: “La Regione incide sul suo Piano di Sviluppo Rurale solo per un 4%. Il restante 96% arriva già scritto e non lo puoi modificare per direttiva europea”. Alcune delle proposte avanzate durante il tavolo in Prefettura dalla delegazione degli Agricoltori Autonomi possono però alleggerire e semplificare alcune procedure e migliorare comunque la vita delle aziende agricole. Il “grande cambiamento” per Cirio deve però avvenire nella “politica europea” e per cambiarla bisogna restare “uniti”: “Non ripetiamo gli errori del passato. Non dividiamoci”.
“Unità” è anche quello che hanno chiesto più volte gli Agricoltori Autonomi, rimasti per una settimana in presidio ad Alessandria. Per l’ultima giornata hanno portato in piazza d’Armi anche mietitrebbie, mezzi per lo spandimento di liquami e anche un trattore d’epoca. Questo sabato, poi, la grande tavolata che per tutta la settimana era stata allestita con prodotti agricoli è rimasta vuota. Un segno di quello che potrebbe succedere nelle case degli italiani senza “un vero cambiamento” che permetta agli agricoltori italiani di vivere del loro lavoro, ha spiegato Gabriele Ponzano, portavoce degli Agricoltori Autonomi: “Noi produciamo il cibo tra i più sani al mondo, perché rispettiamo regole molto più stringenti rispetto a quelle di altri Paesi. Se muore l’agricoltura italiana non spariranno solo le nostre aziende ma anche il cibo Made in Italy che arriva sulle tavole di tutti”.
“Soddisfatti del dialogo” con il Governatore Cirio, questo sabato al tavolo del Prefetto di Alessandria, Alessandra Vinciguerra, affiancato dagli assessori regionali Marco Gabusi e Marco Protopapa, dal Presidente della Provincia , Enrico Bussalino e dai sindaci di Alessandria, Giorgio Abonante, e Castelletto Monferrato, Gianluca Colletti, gli Agricoltori Autonomi hanno poi sciolto il presidio in piazza d’Armi: “Il Presidente Cirio si è impegnato a darci risposte a breve, su quello che può fare la Regione Piemonte, ad esempio per snellire le pratiche burocratiche a cui sono sottoposte le aziende piemontesi, e a verificare il margine di manovra rispetto alle altre proposte che abbiamo portato al tavolo. Ora, come già avevamo annunciato, sciogliamo il presidio e aspettiamo le risposte della Regione ma non ci fermiamo. In questa piazza siamo riusciti a riunione agricoltori dell’Alessandrino e dell’Astigiano non per destabilizzare, sovvertire il sistema o andare contro qualcuno ma chiediamo alle associazioni agricole di portare avanti questa battaglia insieme e unite, per garantire un futuro alle nostre aziende e alle nostre famiglie e cibo sano e italiano sulle tavole di tutti”.