Autore Redazione
giovedì
8 Febbraio 2024
05:39
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Cronaca - Alessandria

Al Cristo i negozi continuano ad aprire. Cirimele: “Spingiamo tutti dalla stessa parte e combattiamo il degrado”

Al Cristo i negozi continuano ad aprire. Cirimele: “Spingiamo tutti dalla stessa parte e combattiamo il degrado”

ALESSANDRIA – “Al quartiere Cristo, che, è giusto ricordarlo, è parte integrante di Alessandria, da qualche anno le aperture di esercizi commerciali sono ripetute e vivaci“. Lo spiega Enzo Cirimele, Presidente dell’associazione commercianti del Cristo e, in quanto titolare di Tecnocasa, perfettamente a conoscenza delle dinamiche all’interno del quartiere. In pochi mesi, da inizio 2024, hanno aperto tre esercizi, “Chiara Lab”, negozio di estetica in corso Carlo Marx, la “Salumeria 86”, una gastronomia in corso Acqui, e una lavanderia self-service, sempre in corso Acqui. Poi c’è una pescheria pronta ad alzare le saracinesche in corso Acqui, la stessa via in cui un negozio, da via Milano, è pronto a emigrare nell’altro lato della città.

Questa vitalità, spiega Cirimele, deriva sicuramente da una maggiore accessibilità dei locali, con affitti molto più bassi, ma non solo. Se è vero che il prezzo medio per uno spazio di 70 metri quadri al Cristo vale 500e euro contro le punte di 2.500-3.000 in centro città, anche l’approccio adottato dai negozianti è diverso. “È importante cooperare e trasmettere una visione più ottimistica dei luoghi in cui si vive e credere nel territorio. Da noi i commercianti si invogliano l’uno con l’altro per fare qualcosa, per animare lo spazio di azione“. “Gli stessi commercianti invitano i colleghi a venire al Cristo e questo sembra poco ma fa già molto, trasmette molta più energia e voglia di fare – continua Cirimele”.

Senza una spinta infatti è difficile far decollare un’area e in questo senso l’associazione sta proseguendo una battaglia sempre più mirata contro il degrado, sollecitando i proprietari dei negozi sfitti. “Noi come associazione stiamo esortando chi ha vetrine vuote a mettere serigrafie con belle immagini per evitare di trasmettere un messaggio di abbandono. Vogliamo sempre trasferire una immagine accattivante per far vedere che il luogo è vivo“. Questa modalità di azione, conclude Cirimele, è cruciale perché “le imprese commerciali danno la vita a un territorio, diversamente il degrado è inevitabile. Ogni commerciante cura la propria superficie d’azione e spogliare un luogo della loro presenza comporta sempre una desertificazione che attrae trascuratezza e questo non possiamo permettercelo”. Al Cristo le cose stanno funzionando e lo stesso approccio può funzionare altrove, afferma convinto Cirimele.

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