Colpi di tronchese alla porta per picchiarla ancora. Finisce l’incubo di una donna e della figlia
TORTONA – Ancora una storia terribile e violenta, quella di una donna con la figlia minorenne, costrette a vivere perennemente nel terrore per un uomo quasi sempre ubriaco e aggressivo. Un calvario lancinante spazzato via grazie a una telefonata al 112 e all’arrivo dei Carabinieri.
Il racconto arriva da Tortona dove la donna vive in una porzione di casa in cui può evitare le azioni violente del marito, da cui si era di fatto separata. Un luogo teoricamente riparato ma sempre con il telefono in mano per il terrore delle azioni dell’ex compagno, come quella avvenuta pochi giorni fa. In quella occasione l’uomo era entrato nella parte separata dell’abitazione, contro la volontà della moglie, e, dopo averla insultata, minacciata di morte e infine picchiata con schiaffi, pugni e calci, le aveva provocato alla vittima un trauma cranico. Poi la minaccia di altre violenze se avesse denunciato.
Pochi giorni dopo il terrore diviene ancora più fragoroso perché il brutale 56enne squassa il silenzio della sera dapprima con ingiurie e minacce poi con colpi metallici contro la porta, affidati a una grossa tronchese, recuperata per tentare di entrare nella porzione di casa, divenuta un rifugio sempre più fragile. Davanti a quella furia cieca la donna, disperata, ha così composto il numero e chiesto aiuto ai Carabinieri che hanno cercato di calmare l’aggressore, ostinatamente intento a minacciare la donna. Con ancora in mano la tronchese, approfittando di un momento di distrazione, i militari sono infine riusciti a bloccarlo e ad arrestarlo, ponendo fine all’incubo di due donne, ora libere.
L’uomo infatti, un 56enne irregolare, disoccupato e con diversi precedenti è stato arrestato e il giudice ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere.