Cronaca - Novi Ligure

A Novi Ligure un tavolo permanente sulla crisi dell’ex Ilva

NOVI LIGURE – Sarà a Novi Ligure il tavolo regionale permanente sulla crisi dell’ex Ilva. La città ospita il più grande dei tre stabilimenti piemontesi del gruppo siderurgico, presente anche a Racconigi e, con una controllata, a Gattinara. “Quella dell’Ilva è una crisi che non riguarda solo Taranto, ma è di portata nazionale e in Piemonte coinvolge 3 mila lavoratori, tra quelli diretti e quelli dell’indotto” ha sottolineato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che questa mattina ha raggiunto Novi Ligure insieme agli assessori regionali al Lavoro Elena Chiorino e al Turismo, Vittoria Poggio, per un incontro con il presidente della provincia di Alessandria, Enrico Bussalino, i sindaci dei Comuni di Novi Ligure e Racconigi, Rocchino Muliere e Valerio Oderda e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, i sindacati di categoria Fiom Cgil, Fim Cisl e Uil, e le Rsu.

Non accettiamo idea di una piccola Ilva – ha aggiunto Cirio – perché significherebbe accettare quella di una piccola Italia. Dobbiamo quindi tenere alta l’attenzione e lavorare insieme al governo per salvaguardare e rilanciare un settore strategico non solo per il nostro Paese, ma anche per questa Regione. Per questo motivo abbiamo deciso di insediare qui a Novi un tavolo di crisi permanente che è già riconvocato per la prima settimana di marzo ed è pronto a riunirsi nel caso in cui ci siano sviluppi a livello nazionale“.

“La Regione Piemonte è pronta a fare la sua parte, a supporto dei lavoratori ma soprattutto alle strategie di rilancio dell’Ilva stessa: non dimentichiamo mai che siamo il retroporto di Genova e abbiamo delle realtà produttive sul territorio che possono essere di supporto alla strategia individuata a livello nazional” ha spiegato l‘assessore al Lavoro Elena Chiorino. La prossima settimana, invece, verrà convocato un tavolo tecnico in Regione per valutare le questioni relative agli ammortizzatori sociali: “Lavoriamo per dare garanzie di sicurezza ai lavoratori con gli ammortizzatori, purché siano finalizzati al tempo necessario a lavorare allo sviluppo e al rilancio di tutta Ilva. Il territorio piemontese è in prima linea e pronto a fare la sua parte con tutte le misure che potremo mettere a disposizione” ha aggiunto l’assessore regionale Chiorino.

È fondamentale tenere alta l’attenzione sull’Ex Ilva che per questo territorio rappresenta il futuro di centinaia di posti di lavoro e quindi di famiglie. Siamo a fianco di Regione e Governo per difenderla” ha aggiunto il presidente della Provincia di Alessandria, Enrico Bussalino.

Durante l’incontro il sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere ha posto l’attenzione sui lavoratori dell’indotto e sulla portata che la crisi dell’Ilva ha sul tessuto economico della cittadina. “Ilva a Novi conta 600 operai, ma sono molte di più le realtà coinvolte se contiamo manutentori, autrasportatori, addetti alle mense e alle pulizie: anche per loro serve un piano di sostegno in attesa che Ilva possa tornare a produrre, con positive ricadute anche sull’occupazione che in questi anni è stata ridimensionata, perché in tanti hanno lasciato il gruppo, ma che, se i volumi produttivi torneranno a essere quelli di un’azienda sana, dovrà per forza crescere”.
Per il sindaco di Racconigi, Valerio Oderda, il potenziale produttivo di questo territorio rappresenta un eccellenza: “A Racconigi esiste un’altra fabbrica siderurgica che, a differenza di Ilva, macina utili e aumenta le sue quote di mercato -spiega- Dobbiamo lavorare perché anche Ilva possa crescere in termini di produzione, sicurezza e posti di lavoro“.

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