Tartarughe e pappagalli come gli elefanti. Nel 2023 oltre 27 mila euro di sanzioni per tutelare gli animali a rischio estinzione
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – “Una tartaruga di terra è uguale a un elefante”. Se si pensa all’aspetto e alle dimensioni dei due animali può sembrare assurdo ma, in realtà, le due specie sono assolutamente identiche per i Carabinieri Cites che si occupano di tutelare la flora e la fauna selvatica a rischio estinzione. Il livello di protezione della “Testudo hermanni” è infatti lo stesso del grosso mammifero dalla lunga proboscide e tenere una tartaruga protetta senza rispettare le precise disposizioni di legge può costare davvero caro.
La detenzione senza certificazione di una specie tutelata è un reato penale e prevede sanzioni “salatissime” che partono da circa 600 euro e possono arrivare anche a 10 mila euro, ha spiegato il Capitano Chiara Massoli, Comandante dei Carabinieri Cites di Alessandria.
Se si acquistano animali, quindi, bisogna sempre verificare se sono protetti e, nel caso, richiedere, e tenere con cura, la prevista certificazione. Meglio rimanere sempre aggiornati, poi, sul livello di protezione perché nel tempo può cambiare. Dal 2017, ad esempio, il pappagallo cenerino è salito nella lista di specie con la protezione più alta e anche per questi esemplari ci sono quindi restrittive regole per detenzione, vendita o cessione.
I Carabinieri Cites di Alessandria hanno giurisdizione anche nelle province di Asti, Biella e Cuneo e nell’ultimo anno ha effettuato 44 controlli per verificare il rispetto della convenzione sul commercio internazionale delle specie a rischio estinzione e non solo. Compito dei Cites è anche quello di controllare la provenienza della legna di importazione per evitare la vendita di legnami protetti e disincentivare il disboscamento illegale. L’attività dell’ultimo anno ha portato alla denuncia di 5 persone, a 5 sequestri penali e a 22 sanzioni per illeciti amministrativi per un importo complessivo di 17.532 euro. Sono state oltre 3 mila, poi, le certificazioni rilasciate nell’ultimo anno dai Carabinieri Cites di Alessandria, il quinto numero più alto in tutta Italia.
La copiosa attività amministrativa comprende anche i controlli su oggetti o indumenti realizzati con materiali tutelati dalla convenzione, che senza certificato non possono essere venduti e neppure esposti per la vendita. Anche quando si fanno acquisti o si ereditano oggetti di pelletteria o magari realizzati con materiali come l’avorio bisogna sempre verificare la provenienza chiedendo il certificato o contattare i Cites.
Tutte le informazioni si trovano anche online sul sito dell’Arma dei Carabinieri nella pagina dedicata al Raggruppamento Cites, oggi composto da 35 Nuclei e 11 distaccamenti dislocati su tutto il territorio nazionale. Gli studenti delle scuole della provincia avranno però uno strumento più suggestivo per scoprire il lavoro dei Carabinieri che si occupano della tutela della biodiversità. Durante i nuovi incontri che verranno organizzati anche nei prossimi mesi con gli studenti i Cites di Alessandria distribuiranno agli alunni una copia del nuovo calendario. Quest’anno è dedicato all’Africa e mese dopo mese porta alla scoperta delle specie protette, e livello di protezione, di piante e animali che abitano le zone più aride, quelle tropicali e la savana africana.