4 Marzo 2024
05:00
“La città nostra” replica a chi critica e sistema tra le palme una “cassetta dei suggerimenti”
ALESSANDRIA – “Non si può piacere a tutti“. Lorenza Vitale Cesa ne è consapevole ma alcuni degli attacchi sferrati alle palme che da giovedì scorso sono posizionate in via San Lorenzo ad Alessandria hanno infastidito la presidente dell’associazione “La città nostra”. Le palme, ovviamente, non hanno raccolto solo critiche. C’è chi apprezza l’iniziativa dell’associazione e sulla pagina Facebook di RadioGold ci sono anche commercianti che si sono fatti avanti per far arrivare qualche palma anche nella vicina via San Giacomo della Vittoria. Le critiche, però, “fanno sempre più rumore”, ha constatato la presidente dell’associazione.
Tra gli alessandrini c’è chi non gradisce la tipologia di pianta scelta per abbellire via San Lorenzo, non proprio “tipica” ad Alessandria: “Ma le palme non sono mica solo al mare – ha replicato Lorenza Vitale Cesa – C’è chi ha detto che non resisteranno a temperature sotto zero ma quando, questo inverno, abbiamo mai avuto temperature così basse?”. Il cambiamento climatico non è ovviamente un aspetto di cui gioire ma la presidente de “La città nostra” è stupita dalle “competenze botaniche” sfoggiate da alcuni sui social per abbattere a parole le palme, e ancora prima che venissero posizionate in via San Lorenzo.
A indisporre, ha spiegato la presidente dell’associazione, non è il “giudizio estetico” perché “sui gusti non si discute“. L’antico detto latino, ha evidenziato, dovrebbe però valere anche per rispettare chi ha avuto l’idea di aggiungere un tocco di verde in via San Lorenzo, ha scelto le piante e le ha comprate. Per la presidente de “La città nostra” chi non apprezza dovrebbe poi, prima di tutto, “informarsi bene” prima di avanzare alcune critiche: “C’è chi non ha neppure letto gli articoli e i post in cui da settimane si scrive, e si ribadisce, che è un’iniziativa privata”. Sono stati i soci dell’associazione, e alcuni sponsor privati che sostengono il progetto, ad acquistare le 12 palme, rimarca la presidente. Il Comune, e quindi gli alessandrini estranei all’associazione, “non hanno pagato un euro“.
Indigesti, e non solo alla presidente dell’associazione “La città nostra”, sono stati soprattutto i commenti a sfondo razzista legati alle palme ma per Lorenza Vitale Cesa è “scorretto” anche mortificare gli sforzi dell’associazione per evidenziare altri problemi della città e del centro: “Chi critica forse non sa il grande lavoro che c’è dietro. Prima di posizionare le palme abbiamo fatto anche un sopralluogo con l’associazione Italiana Ciechi e Ipovedenti e con la Disability Manager del Comune per riordinare gli arredi che erano già nella via, e che in alcuni casi ostacolavano il passaggio delle persone con disabilità. Questa riorganizzazione ha permesso di tracciare tre stalli per il carico e scarico che prima non c’erano e che speriamo aiutino a ridurre la sosta selvaggia in via San Lorenzo. L’amministrazione ci ha dato una grande mano per la parte burocratica e sul fronte dei servizi ma non ha speso soldi pubblici che per qualcuno andrebbero usati per rifare le strade“.
Forse, loro malgrado, le palme de “La città nostra” sono diventate bersaglio per il malcontento degli alessandrini per le condizioni di strade e marciapiedi. Quella, però, è “un’altra partita”, e la gioca l’amministrazione comunale.
Le critiche, in ogni caso, non smorzano l’entusiasmo de “La città nostra”. L’associazione nei prossimi giorni parteciperà all’incontro promosso dai Commercianti del Quartiere Cristo e vuole incontrare anche le associazioni che riuniscono i commercianti del centro e del resto di Alessandria. “La città nostra” ha una natura “più sociale che commerciale“, ha evidenziato Lorenza Vitale Cesa, ma per chi inizia ora è di certo utile confrontarsi e “creare sinergie” con chi già da tempo si spende per aumentare l’attrattività della città, e delle sue attività, e ha anche le spalle “belle larghe” contro le critiche: “Alessandria, del resto, è la città che si lamenta anche quando una associazione organizza un evento di Carnevale che riesce a radunare in un quartiere più di 10 mila persone“.
Le palme, ha ricordato poi Lorenza Vitale Cesa, sono solo “il primo step” per portare persone e nuove attività in via San Lorenzo e piazza Marconi. Il 9 marzo, intanto, si recupera la festa di inaugurazione delle palme e il 27 marzo l’associazione porterà in via San Lorenzo classi di piccoli studenti della città per una “caccia all’uovo di Pasqua” con golosi premi offerti da alcune pasticcerie di Alessandria. Una delle associate de “La città nostra” sta poi organizzando un ritrovo per chi colleziona carte di manga e videogiochi e l’associazione sta lavorando anche un evento dedicato alla scambio di abiti usati per contrastare “la moda dello spreco”.
I progetti in cantiere sono già diversi ma un po’ di amarezza all’indomani dell’ingresso delle palme in via San Lorenzo resta. La presidente de “La città nostra”, però, la supera con una nuova idea. Tra le palme questo fine settimana ha posizionato una “cassetta dei suggerimenti” dove gli scontenti, e non solo, potranno proporre alternative e idee, anche in forma anonima: “Non capisco l’accanimento contro le nostre palme ma almeno così proviamo a stimolare critiche costruttive”.