11 Marzo 2024
13:00
Fim, Fiom e Uilm: “Sull’ex Ilva parole importanti ma sono i fatti a dover convincere”
NOVI LIGURE – Dopo la visita del Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, a Novi Ligure, per le segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm e per le organizzazioni sindacali confederali Cgil, Cisl e Uil è “fondamentale tenere alta l’attenzione sulla vicenda ex-Ilva” e, in particolare, mantenere lo stabilimento di Novi Ligure “centrale nella discussione”. Il tavolo di sabato con il Ministro Urso per i sindacati è “solo il primo passo” di un lungo percorso che deve puntare anche alla tutela di tutti i lavoratori dell’indotto.
“La volontà di investire sulla Regione Piemonte come realtà industriale di riferimento – scrivono nella note i segretari provinciali Fim, Salvatore Pafundi, della Fiom Maurizio Cantello e della Uilm Alberto Pastorello – lo stanziamento delle risorse necessarie per la manutenzione degli impianti di tutti gli stabilimenti e la loro messa in sicurezza, partendo dalla mappatura delle criticità che condizionano i singoli siti produttivi, sono gli impegni presi dal Governo e saranno le basi per un necessario rilancio del nostro tessuto industriale a livello nazionale e locale, mettendo al centro del progetto le lavoratrici e i lavoratori.
Quello che diventerà l’ex Ilva ce lo dovremo conquistare nel corso dei prossimi mesi, le parti sindacali ci sono e faranno la loro parte, cogliamo positivamente il tavolo di crisi istituito con la Regione Piemonte a Novi Ligure e la volontà del ministro Urso di esserci in prima persona e di coinvolgere appieno le organizzazioni sindacali, auspicando che tutti facciano la loro parte, perché le parole sono importanti ma sono i fatti a convincere”.