Autore Redazione
mercoledì
13 Marzo 2024
05:00
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Cronaca - Valenza

Malato di tumore fa troppi giorni di malattia e viene licenziato

Malato di tumore fa troppi giorni di malattia e viene licenziato

VALENZA – Da quattro anni combatte contro un aggressivo tumore e oggi, a 54 anni, Gabriele Tosi ora è “anche senza lavoro”. All’inizio di questa settimana l’uomo ha ricevuto la lettera di licenziamento dalla sua azienda, Amv spa, per aver superato il “periodo di comporto“, ossia il numero massimo di giorni di malattia previsti dal suo contratto collettivo nazionale.

Quella raccomandata ha sferrato un colpo basso al lavoratore, per più di 10 anni ausiliare del traffico dell’Azienda Multiservizi Valenzana. Il licenziamento ha profondamente indignato un caro amico di Gabriele, Maurizio, che ha voluto segnalare la storia del lavoratore per stigmatizzare un’azione che ritiene “umanamente deplorevole“.

Maurizio descrive Gabriele come una “bravissima persona”, un uomo molto conosciuto e benvoluto anche nel mondo del calcio. In passato è stato “il mister” di diverse squadre e adesso è l’allenatore dell’Alessandria Calcio femminile. A causa della malattia oggi Gabriele ha bisogno di un aiuto in panchina ma poter stare sul campo è stata “la molla” che l’ha spinto ad affrontare anche i momenti più difficili che, negli ultimi anni, sono stati “molti” e hanno fortemente provato l’uomo: “Sia fisicamente che psicologicamente” ha raccontato l’amico.

A partire dal 2020 Gabriele si è sottoposto a due interventi chirurgici, a radioterapie e chemioterapie per sconfiggere un carcinoma maligno alla lingua. La prima operazione l’ha reso “invalido al 75%”, ha raccontato Gabriele. Dopo quell’intervento e il primo ciclo di cure era tornato a lavorare come coordinatore degli ausiliari del traffico. Tre anni dopo, però, la malattia si è ripresentata e ha richiesto un secondo intervento ancora più invasivo che oggi rende complicato all’uomo anche parlare. Dopo la nuova operazione, effettuata a marzo del 2023, la sua invalidità “è salita al 95%”, ha spiegato ancora Gabriele e, purtroppo, la risonanza post-intervento non ha dato buone notizie. Nella sua condizione, stare in strada tutto il giorno e, soprattutto, doversi relazionare e farsi capire dalle persone che magari trovavano una multa sul parabrezza “non é facile”, ha spiegato.

L’azienda non gli avrebbe proposto di cambiare mansioni. Lui aveva provato a chiederlo “ma non in maniera formale”, ammette. Dopo il secondo intervento Gabriele ha proseguito con le cure prescritte dagli oncologi e le terapie che porta avanti ancora oggi. Le settimane in malattia, però, sono passate e hanno superato il limite massimo fissato dal contratto collettivo nazionale per conservare il posto di lavoro.  “Il licenziamento è previsto dalla legge” ha spiegato laconico Marcello Omodeo, Amministratore Unico di Amv Spa, quando l’abbiamo contattato per capire la posizione dell’azienda. Anche Giovanni conosce la norma che legittima il licenziamento ma è amareggiato e ferito dai “modi” e “dai tempi” di Amv spa che secondo Gabriele avrebbe potuto “parlare” e cercare magari delle soluzioni diverse prima di “licenziare con una lettera un dipendente con un tumore a cui non sono contestati provvedimenti disciplinari o scarsa produttività ma l’aver superato i giorni di malattia previsti”.

 

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