12 Marzo 2024
18:34
Faceva prostituire la moglie e insieme alla donna minacciava la suocera per estorcerle denaro
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Si era temporaneamente trasferita a casa della figlia per aiutarla con il bambino mentre il genero era in carcere. Quell’aiuto dato alla figlia si è trasformato però in una pressante e minacciosa pretesa di denaro da parte del genero e della stessa figlia. Tornata a casa, la donna dopo qualche tempo ha iniziato a ricevere chiamate dal marito della figlia che pretendeva 2 mila euro per il periodo di permanenza della suocera nella sua abitazione. Quando la donna ha spiegato di non avere il denaro richiesto, l’uomo, e poi anche la figlia, hanno iniziato a pressarla e a rivolgerle minacce di morte. “Ti ammazzo, ti faccio a pezzettini tanto che non rimarrà nemmeno un pezzo di carne” è stata una delle agghiaccianti frasi rivolte alla donna.
Spaventata, la donna si è rivolta a un’amica che le ha prestato 500 euro nella speranza di bloccare le minacciose richieste di denaro. Quella somma non ha però fatto desistere la coppia che, poco dopo, ha ripreso con le minacce, ora rivolte anche all’amica che l’aveva aiutata e che la stava ospitando.
Per diverse settimane i due hanno continuato a inviare messaggi sempre più minacciosi fino a quando la donna si è rivolta alla Questura di Alessandria per denunciare l’accaduto.
Scattate le indagini, la Squadra Mobile ha presto avuto conferma del racconto della donna e grazie a successivi accertamenti ha scoperto che l‘uomo sfruttava e favoriva la prostituzione della moglie, fissando gli incontri sessuali e definendo anche il compenso.
I due sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria e il Gip del Tribunale di Vercelli, in attesa di Giudizio, ha disposto la custodia cautelare in carcere per l’uomo, accusato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, rapina ed estorsione. Nei confronti della moglie, che deve rispondere di rapina ed estorsione, è scattato invece il divieto di avvicinamento alla madre e all’amica aveva aiutato la donna.