Autore Redazione
giovedì
14 Marzo 2024
15:49
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Cronaca - Alessandria

Deposito rifiuti radioattivi: il Club Unesco di Vignale spiega perché non si può abbassare la guardia

Deposito rifiuti radioattivi: il Club Unesco di Vignale spiega perché non si può abbassare la guardia

VIGNALE MONFERRATO – Anche se il sindaco di Trino ha ritirato la propria candidatura la questione del deposito di rifiuti radioattivi continua a essere una potenziale minaccia per la provincia di Alessandria. Il Club Unesco di Vignale ha chiarito in modo netto i rischi di una possibile collocazione in provincia di questi siti in un incontro avvenuto martedì 12 marzo 2024. Alberto Maffiotti ha sottolineato la vocazione turistica che sta maturando in provincia dopo il riconoscimento Unesco e le ombre che potrebbero allungarsi nel caso in cui il deposito dovesse essere collocato nell’Alessandrino perché le “tecnologie di gestione dei rifiuti nucleari saranno progettate per minimizzare questi rischi, ma non azzerare il rischio“. In particolare “alcune preoccupazioni di carattere ambientale e ricadute sociali rimangono comunque, pur comprendendo la differenza tra rischio di un evento ed effettivo accadimento dello stesso vi sono alcuni aspetti che destano preoccupazione“.

I timori sono stati illustrati e approfonditi in una serie di punti che inducono a rifuggire l’idea di collocare in provincia il deposito:

Rischio radiologico: Il principale rischio associato a un deposito nazionale di rifiuti nucleari è la possibile esposizione alle radiazioni per le persone e l’ambiente circostante. Questo può accadere a seguito di fughe o incidenti che rilasciano materiale radioattivo nell’ambiente che in questo caso è un ambiente fragile ed estremamente vulnerabile per la presenza di elementi ambientali e sociali di valore e riconosciuti dalle convenzioni internazionali;

Sicurezza a lungo termine: I rifiuti nucleari possono rimanere radioattivi per decine di migliaia di anni. La sicurezza a lungo termine di un deposito dipende dalla sua capacità di contenere i rifiuti in modo sicuro per periodi di tempo estremamente lunghi, tenendo conto di vari fattori locali ( una analisi specifica per i Comuni del Monferrato) come cambiamenti geologici, climatici e socio-politici nel corso del tempo che, al momento non sono stati affrontati nella progettazione con debita attenzione o per meglio dire con superficialità.

Trasporto dei rifiuti: Il trasporto dei rifiuti nucleari verso il deposito nazionale comporta rischi di incidenti e contaminazione durante il transito. È necessario un trasporto altamente regolato e sicuro, con vincoli stringenti per il territorio vasto per ridurre questo rischio ed anche questo non emerge dalla progettazione attuale;

Impatto ambientale: La costruzione e il funzionamento di un deposito nucleare possono avere impatti sull’ambiente locale, inclusi l’uso del terreno, la gestione dell’acqua e potenziali disturbi agli ecosistemi locali. Questo aspetto non è stato affrontato dalla progettazione generica attuale;

Sicurezza: Un deposito nazionale di rifiuti nucleari può essere visto come un potenziale bersaglio per atti di terrorismo o sabotaggio, che richiede misure di sicurezza elevate per prevenire l’accesso non autorizzato o il danneggiamento dei sito in un area di diversi chilometri quadrati sottraendo di fatto alle comunità locali un importante ambito territoriale;

Valore della proprietà: La presenza di un deposito nazionale può influenzare i valori delle proprietà nella comunità locale, spesso causando una diminuzione del valore immobiliare a causa della percezione del rischio.

Stigma sociale: Una comunità che ospita un deposito di rifiuti nucleari potrebbe sperimentare uno stigma sociale e psicologico, che potrebbe portare a conseguenze economiche e sociali come una riduzione del turismo o della desiderabilità come luogo di residenza. Tutto ciò è di fatto incompatibile con il percorso di valorizzazione ambientale paesaggistica e culturale del Monferrato, percorso intrapreso e sancito dieci anni fa con il riconoscimento Unesco.

Gestione e sorveglianza: La necessità di una gestione e sorveglianza costanti e a lungo termine richiede risorse economiche e istituzionali stabili, nonché fiducia nel fatto che le generazioni future manterranno la capacità e la volontà di continuare a gestire il deposito in modo sicuro , assicurando che vi siano risorse finanziarie sufficienti per la gestione, il monitoraggio e il mantenimento del deposito nel lungo periodo, anche dopo la chiusura del sito.

Per affrontare questi rischi, è fondamentale che il deposito nazionali di rifiuti nucleari sia progettato, costruito e gestito secondo i più elevati standard di sicurezza a partire dalla scelta attenta del sito per il deposito che deve ricadere in aree geologicamente stabili, lontane da centri abitati e con una minima attività sismica, rischio di inondazioni trascurabile in un territorio che non abbia un valore Universale riconosciuto così come è attualmente il Sito UNESCO Langhe Roero Monferrato.

A fronte di tutti questi problemi, conclude il club Unesco di Vignale, è fondamentale che le comunità siano informate nel miglior modo possibile, per capire quali ripercussioni produrranno le scelte compiute in questi mesi.

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