Cronaca - Alessandria

Un cammino anche in provincia di Alessandria, primo tratto del “Sentiero verde piemontese”

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Anche il Piemonte ha ora un proprio cammino, si chiama “Cammino Piemonte Sud” e percorre le Aree protette dell’Appennino piemontese mettendo in rete, idealmente, persone, luoghi, culture e tradizioni. In tutto 240 chilometri, percorribili in 19 tappe a piedi e 5 in mountain bike, che collegano 3 aree protette, 7 siti della rete Natura 2000 e 2 ecomusei.

Questo percorso, in gran parte nell’Alessandrino, è però solo il primo tratto di un “Sentiero verde dei parchi piemontesi”  itinerario a lunga percorrenza che unirà, in prospettiva, tutte le Aree protette della Regione Piemonte: da quelle montane sino ai parchi lacustri e fluviali. Si tratta di un disegno ambizioso, che intende mettere a sistema i centri e gli itinerari escursionistici già esistenti nelle Aree naturali protette regionali, con percorsi di valorizzazione della biodiversità, delle caratteristiche naturali e geologiche, delle peculiarità archeologiche e paleontologiche, storiche e culturali, passando per la cultura materiale, e molto altro ancora.

Il primo tratto – chiamato “Cammino PiemonteSud” – percorre le Aree protette dell’Appennino piemontese mettendo in rete, idealmente, persone, luoghi, culture e tradizioni. Partendo da Capanne di Cosola fino a Roccaverano, ci sarà di che sbizzarrirsi per tutti coloro che sceglieranno di camminare o pedalare, in tutta sicurezza, lungo il cammino, scaricando sui propri dispositivi mobili le tracce gps e tutte le informazioni utili a percorrere ogni singola tappa, consultando il sito dedicato al Cammino sito: www.piemontesud.it
Chi, invece, è affezionato alla carta, potrà portare con sé il numero speciale della rivista ‘Piemonte Parchi’ intitolato Il Cammino PiemonteSud pubblicato per l’occasione in tiratura limitata e in distribuzione nelle sedi dell’Ente parco oppure scaricarselo, nella versione digitale, tramite l’iscrizione a Piemonte Parchi News (dalla pagina www.piemonteparchi.it) oppure a L’Apnin, la newsletter dell’Ente di gestione delle Aree protette dell’Appennino piemontese, iscrivendosi nell’apposita sezione del sito dell’ente www.areeprotetteappenninopiemontese.it.

La Regione Piemonte ha messo in campo negli ultimi anni notevoli investimenti per promuovere l’escursionismo, il cicloturismo e le attività outdoor in generale, quali importanti fonti di attrazione del territorio montano e rurale” afferma il vice presidente e assessore ai Parchi, Fabio Carosso. I cammini e il cicloturismo, in modo particolare, rappresentano una modalità di fruizione dei territori orientata a un turismo lento, consapevole e sostenibile che è in grado di scoprire nuove destinazioni foriere di nuove e forti esperienze emozionali. Il Cammino PiemonteSud è il primo tratto del Sentiero verde dei parchi piemontesi pensato per incentivare un turismo all’aria aperta, a contatto con la natura, alla scoperta di luoghi nascosti, culture diverse e prodotti locali, nel rispetto dell’ambiente e nella consapevolezza di quanto ‘faccia bene’ anche alla nostra salute vivere la naturalità dei luoghi. Insomma, rappresenta uno dei tanti progetti di valorizzazione delle Aree naturali protette regionali nato anche per stimolare e consolidare le sinergie presenti nei territori“, conclude il vice presidente.

Così Danilo Repetto, presidente dell’Ente di gestione delle Aree protette dell’Appennino piemontese: “Sono molto contento di vedere concretizzarsi l’idea del Cammino PiemonteSud come primo tratto del Sentiero verde dei parchi piemontesi, un progetto fortemente voluto dal Consiglio delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese e dall’Amministrazione della Regione Piemonte, per collegare tutte le Aree Protette regionali con i territori limitrofi, ricchi di bellezze ambientali, storiche, architettoniche e culturali. I parchi naturali e i Siti comunitari della Rete Natura 2000 sono per il Piemonte sicuramente uno strumento per la salvaguardia della biodiversità ma anche importanti fornitori di servizi ecosistemi per il nostro benessere e, perché no, una metà facilmente accessibile per un turismo sostenibile e responsabile, attento all’impatto ambientale e rispettoso dei luoghi e delle culture locali“.

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