29 Marzo 2024
11:17
La grande distribuzione non rinnova i contratti e i sindacati insorgono: “Domani boicottate le grandi catene”
ALESSANDRIA – Domani, sabato 30 marzo, sarà sciopero nazionale dei dipendenti che lavorano nelle aziende che applicano il CCNL della distribuzione moderna organizzata – Federdistribuzione.
Trascorsi ormai quasi 51 mesi dalla scadenza del primo e ultimo CCNL sottoscritto dai gruppi di grande distribuzione con Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil, secondo le parti sociali l’associazione sostiene la resistenza “nel dare il giusto riconoscimento in termini economici ai dipendenti delle aziende sue associate“.
“Dopo una lunga trattativa, che avrebbe dovuto portare alla sottoscrizione del tanto agognato rinnovo contrattuale, che ricordiamo interessa 54.000 punti vendita sul territorio nazionale, con aumenti necessari a far fronte al carovita che ha messo a dura prova tutte le lavoratrici e i lavoratori, Federdistribuzione ha irresponsabilmente fatto retromarcia sulla firma del rinnovo del contratto“.
Secondo i sindacati si chiede “di annullare i diritti da anni acquisiti, definendo le parti sociali provocatorie e aggressive. I diritti del personale che vengono minati sono: ulteriore flessibilità incontrollata, l’attribuzione per gli addetti di mansioni inferiori come la pulizia di aree di vendita, l’arretramento su livelli d’inquadramento più bassi del personale, calpestando ogni dignità e riconoscimento professionale“. I sindacati sostengono che lo stop al rinnovo del contratto collettivo viene giustificato dietro a “una presunta disponibilità ad erogare il dovuto aumento salariale, tra l’altro non ancora dichiarato e quantificato fino al goffo tentativo di questi ultimi giorni, in cambio di un peggioramento della parte normativa, che porterebbe all’umiliazione della professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori attraverso un abbassamento dei livelli di inquadramento“.
“Non è tollerabile, per Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, la discriminazione che l’atteggiamento di Federdistribuzione creerebbe tra i lavoratori del settore commercio, come se alcuni fossero di serie A e altri di serie B a parità di mansioni. È notizia di oggi che dopo il rinnovo del Contratto di Confcommercio e Confesercenti, si è concluso positivamente anche il CCNL della Cooperazione”. I sindacati quindi denunciano le mancanze della sola grande distribuzione.
Per rimarcare la gravità della situazione domani, sabato 30 marzo, è stato quindi proclamato uno sciopero “per salvaguardare la dignità del lavoro per quei lavoratori che fino a ieri sono stati chiamati EROI e oggi sono gli unici rimasti senza un rinnovo del contratto nazionale di lavoro giusto e dovuto“.
Ad Alessandria lo sciopero dei dipendenti sarà accompagnato e rafforzato da un presidio che si terrà in mattinata a partire dalle 9,00 davanti al supermercato Mercatò di Via Vecchia Torino 20, nell’area commerciale subito dopo il ponte Tiziano.
L’appello alla cittadinanza, in vista dell’imminente Pasqua, è di boicottare la spesa pressi le grandi catene di distribuzione come Bennet, Esselunga, Iper, Unes, Panorama, Gulliver, Lidl e Penny Market. “Invitiamo tutti a partecipare in solidarietà dei dipendenti che erogano servizi così importanti per tutti noi“.