Cronaca - Valenza

Presa a Valenza la “banda del buco”. Aveva rubato polvere d’oro del valore di 150 mila euro

VALENZA – Avevano preso di mira una ditta orafa di Valenza ed erano riusciti a mettere a segno due colpi che avevano fruttato 150 mila euro in polvere d’oro. L’operazione dei Carabinieri della Stazione di Valenza è stata non a caso rinominata “Gold Dust” e al termine di complesse indagini ha permesso di smantellare una banda di cinque persone, di cui tre finite in manette.

I cinque, con a capo un uomo di 40 anni, avevano forse sfruttato conoscenze nel settore orafo per comprende il valore degli scarti di lavorazione ed erano poi riusciti a introdursi in un condominio di Valenza per raggiungere la cantina dove una azienda teneva la polvere d’oro. La prima volta, il 7 marzo del 2023, la banda aveva forzato una porta non blindata per accedere nella cantina e portare via sacchi di polvere d’oro. La notte di Halloween la banda era tornata in azione. Nel mirino sempre la stessa azienda. I cinque si erano di nuovo introdotti nel palazzo e avevano poi fatto un buco nel muro di una cantina confinante per rubare altri preziosi scarti di lavorazione.

Il 5 dicembre la banda aveva tentato un terzo colpo, questa volta scegliendo un’altra ditta orafa. L’allarme li aveva però costretti a fuggire a mani vuote. L’attività investigativa, insieme all’attenta analisi dei sistemi di videosorveglianza e alla profonda conoscenza del territorio dei Carabinieri della Stazione di Valenza al comando del Luogotenente Cosimo Cicero, ha poi permesso di risalire agli autori dei colpi, il quarantenne al vertice del sodalizio criminale, un 32enne e tre giovani di 23, 22 e 20 anni, tutti e cinque già noti alle forze dell’ordine e residenti tra Valenza e San Salvatore.

All’alba sono poi scattate le perquisizioni nelle abitazioni dei cinque, che hanno visto il supporto dei Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Alessandria e di alcune stazioni dipendenti, ha spiegato il comandante della Compagnia Carabinieri di Alessandria, il Maggiore Davide Sessa. Gli elementi raccolti hanno fatto scattare la misura cautelare in carcere per il capo della banda. Arrestati anche due complici, poi sottoposti ai domiciliari con braccialetto elettronico. Denunciati gli altri due membri della “banda del buco”, uno a piede libero e l’altro sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’attività dei Carabinieri di Valenza ha permesso anche di sequestrare il furgone bianco che la banda usava per mettere a segno i colpi e che era stato nascosto tra la vegetazione lungo le rive del Po nella città dell’oro.

 

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