17 Aprile 2024
09:46
Erba alta e rami secchi. La natura si riprende la “linea sospesa” che taglia i collegamenti tra Alessandria e Alba
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – É “desolante” ma allo stesso tempo affascinate guardare la natura riprendersi i binari da tempo dimenticati che si allungano nelle campagne a Oviglio, Bergamasco e Carentino. L’erba si è fatta strada tra le massicciate e si alza incolta sulle linee ferrate. Nelle stazioni da tempo orfane di viaggiatori, e inghiottite dalla vegetazione, rami secchi si arrampicano e si aggrovigliano sui muri. Da ormai più di 10 anni il tratto finale della Alessandria-Cavallermaggiore è sospeso e lascia “in sospeso” anche un prezioso collegamento ferroviario tra Alessandria e Alba.
Il nostro lettore Daniele è cresciuto tra le campagne dell’Alessandrino dove un tempo viaggiavano i treni della linea ed è tra i cittadini che vorrebbero la riattivazione del tratto ancora abbandonato Nizza Monferrato-Cantalupo, in direzione Alessandria. Daniele si tiene aggiornato anche sulle pagine Facebook dedicate alle ferrovie del Piemonte e nei giorni scorsi ha raggiunto Canelli per seguire il convegno organizzato dal Comis, il Coordinamento mobilità integrata e sostenibile, e dal Comitato Strade Ferrate Valle Belbo, in collaborazione con Insieme per Canelli. In quell’incontro, ha raccontato, si è discusso del futuro e dei progetti legati allo snodo ferroviario e si sono unite le voci di chi vorrebbe tornare viaggiare lungo tutta la linea tra Alessandria e Alba perché crede nell’importanza di una “mobilità più sostenibile” e nelle opportunità “turistiche ed economiche” di un collegamento ferroviario tra le due città piemontesi.
Nel tratto immerso tra i vigneti delle Langhe e nelle colline del Barbaresco, area Patrimonio dell’Unesco, già da qualche anno viaggiano treni storici e partendo da Torino si possono anche fare viaggi turistici alla scoperta delle “cattedrali sotterranee di Canelli”. L’ultimo tratto verso Alessandria resta però dimenticato. Quei binari “sospesi”, ha evidenziato il nostro lettore, tagliano i collegamenti con la capitale delle Langhe e anche un possibile prolungamento in direzione Tortona e da lì verso Milano, ha evidenziato il nostro lettore: “Si era parlato di far viaggiatore treni storici e turistici anche nell’ultimo tratto verso Alessandria ma i binari restano abbandonati. Se non si può, o non si vuole, investire nella riattivazione della linea ferroviaria che si facciano almeno dei percorsi ciclabili o, quantomeno, che Rfi assicuri una adeguata pulizia e manutenzione lungo i binari”, ha esortato il nostro lettore.