28 Aprile 2024
05:00
Cascine “assediate” dal fotovoltaico. Dalle campagne alessandrine l’appello, e le proposte, per “salvarle”
SAN GIULIANO NUOVO – Preservare e far conoscere circa 30 cascine storiche sparse nelle campagne di Alessandria e, soprattutto, tenere a distanza distese di pannelli fotovoltaici. Sono questi gli obiettivi del “Comitato Salviamo Le Cascine” condivisi anche dall’associazione “Agricoltori Autonomi Italiani”. L’Italia ha “certamente bisogno di incrementare la produzione energetica da fonti rinnovabili”, ha precisato il presidente del Comitato Giancarlo Rossi, ma servono “regole più stringenti” per frenare “l’assedio di mega impianti” di pannelli solari o pale eoliche nei terreni agricoli e, in particolare, in quelli che circondando residenze rurali storiche e tutelate nei piani regolatori comunali.
Per il comitato, così come per l’associazione “Agricoltori Autonomi Italiani”, per non sprecare ulteriore suolo agricolo fertile coltivato e “parte integrante di aziende ben strutturate spesso condotte da giovani che garantiscono la prosecuzione generazionale delle attività” si potrebbero sfruttare spazi “alternativi” per produrre energia. Ad esempio, si potrebbero sistemare pannelli sui tetti, nei parcheggi, nelle aree industriali dismesse o ancora in cave e miniere, e lasciare libere le campagne alessandrine, e piemontesi in generale.
Fino ad oggi, invece, molti impianti sono stati installati “in modo selvaggio” e secondo il “Comitato Salviamo Le Cascine” e gli “Agricoltori Autonomi Italiani” spesso “senza accurati sopralluoghi” che assicurassero il rispetto delle “distanze minime” dalle cascine.
Da qui le proposte avanzate agli amministratori pubblici. Comitato e Agricoltori Autonomi chiedono in particolare alla Regione di introdurre un’imposta sulle transazioni finalizzate alla realizzazione di impianti fotovoltaici industriali da destinare a un fondo per sostenere i giovani agricoltori con meno di trent’anni e di ridurre l’impatto ambientale sulle aree agricole abbassando la potenza massima complessiva degli impianti a 10 Mv e imponendo una distanza minima di 3 Km. “In materia di impianti agrivoltaici si chiede poi un “rigoroso rispetto” di un “principio di continuità’” che consiste nel mantenimento di almeno il 70% del valore della produzione agricola negli ultimi 5 anni produttivi, prendendo come riferimento per i prezzi l’anno precedente alla stesura della relazione agronomica allegata al progetto”.
Un impianto industriale fotovoltaico, o agrivoltaico, “può essere una zona agricola” ma non vicina a residenze rurali, precisano “Comitato Salviamo Le Cascine” e gli Agricoltori Autonomi che chiedono anche di vigilare affinchè venga rispettato il “perimetro” delle cascine nei sobborghi di Cantalupo, Castelceriolo, Lobbi, San Giuliano Nuovo, San Michele, Spinetta Marengo,Valle San Bartolomeo, Valmadonna e Villa del Foro sottoposte a tutela nel piano a suo tempo approvato dal Comune di Alessandria, che è di tre chilometri per gli impianti eolici e di cinquecento metri per gli impianti fotovoltaici.
Ultimo punto riguarda poi l’iter autorizzativo che per il comitato e l’associazione degli agricoltori deve tener conto anche del parere di almeno di una delle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale tramite le loro organizzazioni provinciali.