Autore Redazione
lunedì
29 Aprile 2024
11:02
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Cronaca - Casale Monferrato

I Carabinieri di Casale incontra i ragazzi del Sobrero per contrastare la violenza di genere

I Carabinieri di Casale incontra i ragazzi del Sobrero per contrastare la violenza di genere

CASALE MONFERRATO – Continuano i percorsi didattici sulla legalità dei Carabinieri di Casale Monferrato. L’ultima conferenza, tenuta dal Capitano Valerio Azzone, Comandante del locale Comando Compagnia e promossa dal Liceo “Sobrero”, è stata dedicata esclusivamente alla violenza di genere. L’incontro, presentato dal Preside, prof. Riccardo Rota, e dalla professoressa Varaldo, ha offerto la possibilità di trattare svariati argomenti, iniziando proprio dai tipi di violenza di cui si può essere vittime, analizzando anche gli aspetti sociologici del fenomeno.

Dopo un’introduzione sugli strumenti di contrasto, la ricezione della denuncia e gli interventi dei Carabinieri nelle abitazioni, sono stati trattati nel dettaglio i principali reati: il maltrattamento in famiglia, lo stalking e il revenge porn. Grande attenzione è stata dedicata anche all’uso consapevole dei social network e alla diffusione di immagini su internet. Sono state raccontate esperienze reali, tratte dalle cronache giornalistiche, che hanno suscitato interesse e curiosità tra gli studenti, partecipi con molte domande. È stato inoltre delineato il quadro normativo di riferimento, partendo dalla Convenzione di Istanbul del 2011 fino agli ultimi interventi legislativi di rafforzamento al cosiddetto Codice Rosso. I Carabinieri hanno spiegato nella pratica come intervengono e quali misure sono previste a tutela della vittima, descrivendo anche i percorsi che possono essere intrapresi per uscire dalle realtà violente di cui si è vittime. In conclusione, il Capitano Azzone si è soffermato sulle iniziative che l’Arma ha avviato con l’associazione Soroptimist International d’Italia a tutela delle donne vittima di violenza, tra cui il progetto «Una stanza tutta per sé», che ha finora consentito di realizzare presso oltre 170 caserme locali idonei all’ascolto protetto di minori e donne vittime di violenza, e «Mobile Angel», uno smartwatch che consente alle donne che partecipano alla progettualità di essere localizzate dalle Centrali Operative delle forze di polizia e di ricevere immediata assistenza in caso di pericolo, semplicemente premendo un pulsante.

 

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