Autore Redazione
venerdì
3 Maggio 2024
15:43
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Cronaca - Alessandria

Lombardi lancia l’allarme: “L’aria alessandrina è impregnata dei Pfas”

Lombardi lancia l’allarme: “L’aria alessandrina è impregnata dei Pfas”

ALESSANDRIA – I numeri da solo possono voler dire tutto e niente se non vengono calati in un contesto adeguato e soprattutto possono essere un modo per non affrontare in profondità il problema. Claudio Lombardi, ex assessore all’ambiente del Comune di Alessandria, racconta questo e molto di più nel suo Report basato sui dati di Arpa Piemonte in merito ai pfas nell’aria attorno al polo chimico di Spinetta.

La sua relazione, inviata anche al Comune di Alessandria, lancia un allarme preoccupato per una situazione registrata nel corso dei mesi. “L’aria alessandrina è impregnata dei pfas emessi dal polo chimico di Spinetta“, ha spiegato Lombardi che ha incrociato i dati tra le “aree bianche”, delle zone cioè a distanza rilevante dalle sorgenti di produzione, utilizzo e smaltimento di PFAS. La differenza ha “dimostrato la portata dell’inquinamento nell’Alessandrino“. L’ex assessore infatti ha spiegato che i valori asettici, senza alcun confronto, non possono restituire l’entità del problema, che invece emergerebbe dall’approfondimento che lui oggi ha diffuso dopo una lunga analisi.

La sintesi finale, spiega Lombardi è che “a Spinetta Marengo si registrano in alcune giornate invernali concentrazioni di PFAS nell’aria di 1000 volte superiori come ordine di grandezza ai valori assunti come riferimento (le aree bianche, le zone fuori dalle sorgenti di produzione ndr) mentre i valori medi sono di 150 volte superioriA Piovera, che dista dal Polo Chimico più di 10 Km, si sono registrati valori massimi superiori di circa 100 volte al valore di riferimento nel mese di marzo 2023 e di 20 volte come valore medio”.

Il problema, continua Lombardi, arriva anche ad Alessandria (centralina fra scuola Volta e parco Carrà) dove “la prima indagine effettuata ha reso valori massimi di cC6O4 di circa 40 volte superiori al VR e medi di C6O4+ADV N2 superiori di circa 20 volte“. L’ex assessore rileva poi come “nel settembre 2023 a Spinetta è stata registrata la presenza di PFOA e PFNA il primo dismesso dal 2013 a detta di Solvay e il secondo mai utilizzato sempre a detta dell’azienda. Ci si chiede perché non siano stati fatti ulteriori rilievi di tali sostanze in altri e luoghi e periodi”.

Questa situazione dovrebbe essere trasferita nel modo giusto alle Amministrazioni, ha spiegato l’ex assessore che critica il fatto che Arpa Piemonte abbia “riportato i risultati delle analisi, peraltro di elevato livello scientifico, senza commenti, limitandosi semplicemente a far rilevare che le autorità sanitarie nazionali ed europee non hanno al momento definito limiti per i PFAS in atmosfera“. Questo dato è “tranquillizzante per le pubbliche amministrazioni alessandrine che ricevono le relazioni Arpa e tale da non doverle indurre a richiedere approfondimenti“, contestando di fatto l’asetticità delle informazioni trasferite a chi non è un addetto ai lavori. Con il report Lombardi infatti ha voluto far capire le differenze dagli altri territori, “individuando pubblicazioni attendibili che riportano i valori di PFAS delle “aree bianche” e che permettono di eseguire il confronto, comportamento adottato dalle ARPA delle Regioni Veneto e Umbria“. Ora, conclude l’ex assessore, “è doveroso che il Comune richieda ad ARPA ed ASL una rapida validazione del gravissimo inquinamento denunciato in questa nota e poi assuma provvedimenti, anche radicali, nei confronti del Polo chimico Solvay atti a porvi termine“.

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