10 Maggio 2024
18:31
Addio al grande sorriso di Hakar. Casa San Francesco piange la scomparsa dell’amico, colto da malore agli argini di Alessandria
ALESSANDRIA – Portava dentro una profonda sofferenza legata alla sua storia ma Mohammad Hakar aveva sempre per un sorriso per tutti. Hakar, 42 anni compiuti da poco, aveva un “cuore grande” e un’anima generosa ma proprio quel cuore grande che l’ha fatto amare da tutti quelli che l’hanno conosciuto giovedì mattina l’ha tradito. Il cuore di Hakar si è improvvisamente fermato mentre l’uomo faceva una delle sue solite passeggiate lungo gli argini di Alessandria.
La sua morte ha sconvolto tutti a Casa San Francesco. Hakar, ricordano gli amici sul sito della Diocesi di Alessandria, era curdo iracheno e aveva vissuto il dramma della persecuzione in Iraq. Nella sua terra aveva visto morire il padre e il fratello prima di riuscire a scappare. Nel 2014 era arrivato in Europa e poco dopo aveva bussato per la prima volta alla porta della mensa dei frati di Alessandria per avere un pasto caldo. Con il passare del tempo Casa San Francesco è diventata la sua casa. Hakar si era subito reso disponibile per aiutare gli altri, ricordano gli amici di Casa San Francesco, e il suo generoso e prezioso servizio aveva convinto i frati ad ospitarlo in convento per aiutare durante la mensa. Hakar aveva accettato con gioia e “si era speso ancora più generosamente per servire i fratelli“. Nel 2016 era stato assunto e da allora lavorava a tempo pieno nella mensa dei frati. “Era diventato uno di noi” ricordando ancora gli amici. La sua generosità era “davvero straordinaria”. Hakar aveva “un tratto di umiltà e di semplicità che, unito al suo sorriso e disponibilità, lo rendevano davvero una persona speciale. Godeva della simpatia e della stima di tutti, soprattutto dei volontari per i quali era una guida sicura e un esempio di servizio”. Dal 2023 aveva anche un piccolo appartamento alla Caritas, “era felice” e ogni giorno continuava a lavorare a Casa San Francesco.
La morte dell’uomo ora lascia un vuoto immenso, hanno sottolineato gli amici. La Camera ardente è stata allestita proprio nel convento per permettere a tutti quelli che l’hanno conosciuto di salutarlo. Sabato mattina, alle 10, si terrà un momento di preghiera nel Santuario del Sacro Cuore in Casa San Francesco e poi lunedì, alle 10.30, la sepoltura nel cimitero di Alessandria.
(in copertina e nell’articolo foto tratte dal sito della Diocesi di Alessandria)