Cronaca - Alessandria - Tortona

Da Tortona ad Alessandria sempre più famiglie in emergenza abitativa. Il Presidio di Castelnuovo Scrivia sollecita lo stop agli sfratti

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Ci sono uomini che hanno perso il lavoro e non riescono più a pagare l’affitto, donne sole con bambini piccoli e intere famiglie in difficoltà che non sanno come arrivare a fine mese. Chi ha ricevuto uno sfratto per morosità incolpevole sente il cuore sobbalzare ogni volta che qualcuno suona il campanello o bussa alla porta.

La casa dovrebbe essere “un diritto di tutti”, ha sottolineato Antonio Olivieri del Presidio Permanente di Castelnuovo Scrivia, ma da Tortona ad Alessandria sono decine e decine le famiglie in emergenza abitativa che rischiano di finire in mezzo alla strada o che vivono in alloggi di edilizia popolare dove non esce acqua calda dai rubinetti ma dove c’è acqua che dai tetti si infiltra nei muri o in palazzine dove gli ascensori non funzionano e blindano in casa persone con disabilità che non possono fare le scale e stabili, come quelli in viale De Gasperi a Tortona, dove non si può neppure uscire sui balconi perché sono pericolanti.

Le storie delle famiglie raccolte dal Presidio Permanente di Castelnuovo Scrivia sono diverse ma hanno tutte un elemento in comune: “Si tratta di persone che da mesi, o anni, hanno inoltrato la richiesta per un alloggio perché in emergenza abitativa e che continuano a ribalzare contro il muro di gomma delle istituzioni” ha evidenziato Antonio Olivieri durante il presidio davanti alla Prefettura di Alessandria organizzato  per sollecitare una soluzione e interventi “tempestivi”, a partire da quelli urgenti per fermare gli sfratti esecutivi.

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