17 Maggio 2024
14:09
Cgil su Centrale del latte: “Perché acquistato macchinario inutile?” Intanto chiesto incontro con il Prefetto
ALESSANDRIA – La ridda di voci attorno alla Centrale del latte di Alessandria sono un ulteriore affronto ai lavoratori. Lo spiega il Flai Cgil, che contrappone il senso di responsabilità dei dipendenti, in presidio permanente da lunedì e unici baluardi di un’azienda che fino a ieri ha rappresentato una eccellenza del territorio.
“Oggi – spiega Raffaele Benedetto, segretario provinciale Flai Cgil – si scontano politiche aziendali incomprensibili come l’acquisto di un impianto per il latte microfiltrato che in realtà non è mai stato commercializzato“. Un macchinario del valore di un milione e mezzo di euro. Il sindacato presenta quindi il conto e chiede di chi siano le responsabilità visto “che nel tempo le vendite di latte fresco sono costantemente diminuite, mentre i responsabili aziendali hanno continuato a sbandierare potenziali operazioni di partnership e sinergie concrete. Oggi registriamo il totale collasso dell’azienda, in 3 giorni sono stati persi circa 3500 punti vendita dove venivano portati i prodotti della storica azienda alessandrina, smantellando di fatto la rete vendita”.
La Cgil non intende arrendersi e nei prossimi giorni chiederà un incontro in Prefettura per esporre questa drammatica vicenda e valutare eventuali ulteriori percorsi. “La vicinanza della popolazione alessandrina è per noi importante, chiediamo a tutti di unirsi al nostro grido di protesta, perché non è accettabile che un’azienda con 25 milioni di euro di fatturato e 15 milioni di litri di latte imbottigliato, possa morire così, per colpe e responsabilità che dovranno necessariamente emergere, oggi ci sono 48 dipendenti con le loro 48 famiglie che stanno vivendo un momento tragico e che hanno una prospettiva di vita professionale e sociale drammaticamente incerta, a queste persone bisogna dare delle risposte”.