24 Maggio 2024
05:00
Corte dei Conti storce il naso su 16 milioni nel bilancio 2022. Ass. Perrone rassicura: “Assorbiti nel 2023 e mantenuto equilibrio”
ALESSANDRIA – C’è un disavanzo di circa 59 milioni e 61 mila euro ancora da ripianare ma il Rendiconto 2023 del Comune di Alessandria assicura la quota di poco meno di 4 milioni prevista ogni anno per rispettare il piano di riequilibrio pluriennale.
Nel documento contabile del 2023 la “gestione di competenza” dell’amministrazione è “sostanzialmente in equilibrio“, come evidenzia nel suo parere il collegio dei Revisori dei Conti di Palazzo Rosso. Il totale delle entrate correnti più le entrate in conto capitale è di 131.879.501 euro, il totale delle spese correnti più le spese in conto capitale è di 123.362.150 euro. Il margine di manovra finanziario resta però limitato dalla “zavorra” dei debiti del passato che il Comune deve portasi dietro e nel Rendiconto c’è anche “qualche scostamento” rispetto a quello che vorrebbe la Corte dei Conti.
Il debito da finanziamenti pregressi continua a creare difficoltà di cassa e quel “perdurante utilizzo dell’anticipazione di tesoreria“ che l’Organo di controllo dello Stato non vede di buon occhio, ha sottolineato il Presidente dei Revisori dei Conti di Palazzo Rosso Marco Pichetto Fratin. Nel rendiconto 2023 la voce sale rispetto agli esercizi precedenti e arriva a circa 20 milioni di euro ma sull’anticipazione di cassa sta pesando anche il Pnrr, visto che i vincoli del piano di riequilibrio blindano il ricorso a finanziamenti per anticipare le spese. Resta poi un altro “punto critico” che è la difficoltà di incasso dei tributi, in particolare multe e Tari. Per recuperare, Palazzo Rosso da quest’anno punta sul partenariato pubblico-privato con l’affidamento del servizio riscossione a Municipia ma per vedere “i frutti dell’operazione“, anche in termini di incasso, bisognerà aspettare almeno il 2025, è stato ipotizzato durante l’ultima Commissione Bilancio dedicata al Rendiconto 2023.
Per i crediti di dubbia esigibilità il Comune ha comunque accantonato un “fondo ben capiente“, circa 70 milioni di euro, ha spiegato l’assessore al Bilancio del Comune di Alessandria, Antonella Perrone e proprio “l’eccesso di cautela” secondo il membro della Giunta consente di “assorbire”, e senza scossoni sugli equilibri di bilancio, i 16 milioni di euro che nel 2022, “per un problema informatico” come ha giustificato l’Ente all’Organo di Controllo, erano stati inseriti tra le voci entrate in conto capitale anziché essere vincolati.
Si tratta, in particolare, di circa 9 milioni legati ai lavori per il Teatro Comunale e circa 6 milioni, tra fondi Pnrr e contributi ministeriali, per interventi e acquisto di mezzi per la Mobilità Sostenibile. La Corte dei Conti, che ogni sei mesi punta gli occhi sui documenti contabili di Palazzo Rosso, in una delle sue relazioni semestrali ha contestato la posizione nel bilancio 2022 di quei 16 milioni: “Ma ha comunque certificato il raggiungimento degli obiettivi intermedi del piano pluriennale di riequilibrio”. Questo punto va “assolutamente rimarcato” per l’assessore Perrone perché “un conto è un disavanzo strutturale“, ossia se il Comune mostrasse alla Corte di non riuscire a ripianare i quasi 4 milioni all’anno del piano pluriennale, un altro è un eventuale “disavanzo creato dall’applicazione di principi contabili”: “Nel 2022 abbiamo accantonato molto e nel 2023 abbiamo riscosso anche qualcosa in più rispetto all’anno precedente, oltre a ridurre il fondo contenzioso sulla base delle valutazioni dell’Avvocatura del Comune. Questo ci ha lasciato sufficiente spazio per assorbire i 16 milioni nella gestione 2023″.
Quelle risorse che hanno fatto storcere il naso alla Corte dei Conti sono rimaste “solo sulla carta“, ha aggiunto l’assessore: “Finora abbiamo ricevuto solo il 10% delle risorse vincolate, quindi, non avendo in cassa quei soldi non sono stati impegnati e non hanno generato nuova spesa“. La Corte analizzerà nei prossimi mesi il Rendiconto 2023 e quindi si esprimerà anche sul correttivo adottato da Palazzo Rosso per i 16 milioni: “Noi dobbiamo certamente migliorare la riscossione dei tributi ma abbiamo migliorato notevolmente i tempi di pagamento dei fornitori che, per l’anno 2023, si attestano ad una media di 44 giorni, ossia 14 in più rispetto al termine previsto di 30 giorni. La gestione oculata della spesa corrente e l’efficientamento delle risorse hanno inoltre permesso di effettuare lavori pubblici per 15 milioni e avviare in questo 2023 investimenti non ancora conclusi per 29 milioni di euro“. Al termine della discussione in Commissione Bilancio, il Rendiconto 2023 questa settimana è stato approvato con 4 voti favorevoli, 2 contrari e un assente e ora spetta all’intero Consiglio Comunale esprimersi.