La mobilità sostenibile che sostiene il turismo e l’economia. Alessandria prende spunto dall’Irlanda
ALESSANDRIA – “Il primo passo” per togliere spazio alle auto e restituirlo alle persone è sempre “il più difficile“. Attraverso il dialogo e il confronto con i cittadini, ma avendo ben chiaro e fermo il progetto, la mobilità può davvero diventare più “sostenibile” e “sostenere” anche lo sviluppo economico di un territorio. L’esempio arriva da Dún Laoghaire, città lungo la costa irlandese che a inizio marzo ha mostrato alla Città di Alessandria la rete di piste ciclabili creata negli ultimi anni che ha completamente rivoluzionato gli spazi urbani e contribuito anche ad aumentare il flusso di turisti. Dove prima c’erano file di auto parcheggiate oggi ci sono bar e aree dove le persone possono godersi il tempo, hanno raccontato David Lawless, Responsabile del Dipartimento per lo Sviluppo del Turismo e Conor Geraghty, ingegnere del Dipartimento dei Trasporti della città irlandese.
Dopo aver ospitato una delegazione alessandrina nella loro città, i due tecnici di Dún Laoghaire hanno trascorso questa settimana ad Alessandria per continuare a condividere idee ed esperienze per migliorare le rispettive realtà urbane nell’ambito del programma europeo “City to city exchanges”.
Come ha evidenziato da Marco Orlando, direttore di Anci Piemonte, Alessandria è tra le 10 città italiane, e con Torino e Borgomanero tra le tre del Piemonte, che ha aderito al progetto e ha scelto “un tema fondamentale“: esplorare l’approccio per la “mobilità verde” seguito in altre realtà europee.
Dún Laoghaire e Alessandria sono ovviamente diverse, ha spiegato Simone d’Antonio esperto del programma e moderatore dello scambio, ma le visite e gli incontri tecnici delle giornate di “scambio” hanno regalato “spunti interessanti” che si potrebbero replicare nel nostro capoluogo. Alessandria, ha ricordato l’assessore ai progetti europei di Palazzo Rosso Vittoria Oneto, punta del resto a creare percorsi turistici per passeggiare lungo le strade di Umberto Eco e potrebbe ricalcare il progetto di Dublino che porta ad esplorare i luoghi che hanno ispirato “L’Ulisse”, il capolavoro letterario di James Joyce.
Il nostro capoluogo già “merita un viaggio”. Alessandria ha “tanto da offrire in termini di accoglienza, storia e cultura”, ha ricordato il presidente dell’agenzia turistica provinciale Alexala, Roberto Cava, ma oggi più che mai il turismo chiede “tranquillità e spazi verdi”. I due ospiti irlandesi sono rimasti affascinati dalla storia e dal museo Borsalino e dal Marengo Museum ma hanno notato anche tante macchine in città. Anche a Dún Laoghaire non è stato semplice creare collegamenti ciclabili e zone off-limits alle auto ma si è “dialogato, anche con chi era contrario” rimanendo però “fermi sul punto”.
Ad Alessandria i vari tentativi di limitare l’accesso al centro fatti fino ad oggi sono durati poco. Il sindaco Giorgio Abonante ha scherzato proponendo “un’esperienza di scambio anche tra i commercianti di Dún Laoghaire e quelli di Alessandria” ma è presto tornato serio nell’evidenziare quello che per il primo cittadino è “l’ostacolo” a una mobilità più sostenibile in città: “l’assenza di sostegno da Stato e Regione“. “La volontà” di una amministrazione per il sindaco “non basta” se a più alti livelli si continua spingere sulla “mobilità privata” e non si investe per “dare strumenti e mezzi alternativi “, a partire, banalmente, da bus che viaggino anche la sera. Alessandria ha comunque fatto tesoro dell’esperienza di scambio e continuerà a “studiare e imparare” ma per raggiungere l’obiettivo per il sindaco “ci vuole un intervento deciso del legislatore, nazionale e regionale”. Dún Laoghaire ha potuto contare sul sostegno di Dublino ma affrontare il percorso è stato comunque “una sfida”, hanno raccontato i due tecnici irlandesi. E il consiglio, da chi ci è già passato, è di fare “un passo alla volta” ma anche muovere quel complicato primo passo avendo chiaro dove si vuole, o si può arrivare, per non dover poi fare passi indietro.